E' DA CIRCA UN MESE CHE IL FISCO E’ ALLE CALCAGNA DI CAMILA GIORGI, LA TENNISTA 32ENNE CHE SI E’ RITIRATA DAL CIRCUITO WTA - DI LEI SI SONO PERSE LE TRACCE: POTREBBE TROVARSI NEGLI USA E L'AGENZIA DELLE ENTRATE HA PRESENTATO UN ATTO DI PIGNORAMENTO VISTO CHE LA GIORGI DEVE 464MILA EURO AL FISCO PER TASSE NON PAGATE - LA TENNISTA SAREBBE STATA ASSOLTA NEL DICEMBRE 2023 DAL TRIBUNALE DI PRATO IN UN PROCEDIMENTO PER OMESSA DICHIARAZIONE DEI REDDITI RELATIVA AGLI ANNI 2013 E 2014 MA…

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(ANSA) - ROMA, 12 MAG - E' da circa un mese, dal 15 aprile scorso, che il Fisco sarebbe alle calcagna di Camila Giorgi, la tennista 32enne che via social ha confermato il ritiro dal circuito Wta puntualizzando però che le notizie che la riguardano per questioni tutt'altro che sportive sono "fake". Al momento però di lei si sono perse le tracce, potrebbe trovarsi negli Usa, ma gli accertamenti fiscali corrono veloci tanto che "l'Agenzia delle Entrate ha presentato un atto di pignoramento verso terzi alla Federtennis" perché Giorgi deve 464mila euro al fisco per tasse non pagate.

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Un tassello di chiarezza in una vicenda dai contorni ancora tutti da definire e su cui sarebbe al lavoro anche la Guardia di Finanza per un eventuale strascico giudiziario per evasione. Il pignoramento formalizzato dall'Entrate non esclude, infatti, che il debito della tennista azzurra con l'erario possa essere anche maggiore. La cifra pignorata rappresenta semplicemente la cartella esattoriale girata alla Fitp.

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La federazione è coinvolta nella questione perché paga premi e gettoni di presenza in nazionale agli atleti. Dovrà dunque girare all'Agenzia delle Entrate eventuali premi non pagati alla Giorgi dall'atto di pignoramento, vale a dire da luglio 2023, o quelli futuri che però ora non sono ipotizzabili visto che la Giorgi si è ritirata.

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La tennista sarebbe stata assolta nel dicembre 2023 dal tribunale di Prato in un procedimento per omessa dichiarazione dei redditi relativa agli anni 2013 e 2014, mentre altri accertamenti fiscali sono in corso da parte dell'Agenzia delle entrate di Firenze - con un procedimento distinto - per un periodo successivo, il 2015.

 

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Le contestazioni del Fisco riguardano i proventi della sua attività sportiva. Secondo quanto si apprende, Camila Giorgi è in attesa del deposito della sentenza con motivazioni del processo in cui è stata assolta a Prato per i redditi 2013 e 2014, periodo in cui era sempre all'estero e nel quale non avrebbe presentato la dichiarazione dei redditi, né avrebbe spostato la residenza fiscale. In quei due anni la Giorgi era residente nella provincia di Como, poi si è trasferita in Toscana tra Pisa e Livorno, quindi dal 2016 ha la residenza a Calenzano (Firenze).

 

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Per gli anni 2015 e forse anche il 2016, il Fisco avrebbe già fatto altri accertamenti sulle sue dichiarazioni dei redditi notificandole gli esiti. Sul suo profilo social la tennista, che in carriera avrebbe guadagnato circa 6 milioni di euro, ha ringraziato i tifosi che l'hanno seguita nel corso della sua carriera improvvisamente interrotta.

 

"Sono così grata per il vostro meraviglioso amore e sostegno per così tanti anni. Conservo tutti i bellissimi ricordi" ha scritto su Instagram per poi aggiungere che "ci sono state molte voci inesatte sui miei piani futuri, quindi non vedo l'ora di fornire maggiori informazioni sulle entusiasmanti opportunità future. È una gioia condividere la mia vita con voi e continuiamo questo viaggio insieme".

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Intanto a Calenzano, centro in provincia di Firenze dove abitava con la famiglia, di lei non c'è traccia da giorni. "Qui non è che l'abbiamo mai vista molto, è sempre stato raro vederla per il paese - taglia corto il sindaco Riccardo Prestini -. I suoi impegni l'hanno sempre portata lontano. Anch'io come sindaco in cinque anni l'avrò vista forse due volte. Una per un riconoscimento che le consegnammo in Comune, un'altra volta venne in municipio per una questione, come cittadina, nel 2023. Formalmente risulta ancora come nostra residente".

 

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La famiglia di Camila si è trasferita nel comune industriale tra Firenze e Prato per motivi di lavoro. "Per quanto ne sappiamo hanno attività nel settore del pronto moda e dell'abbigliamento - aggiunge il primo cittadino -. Sappiamo tutti che Camila quando era più giovane si allenava anche in un centro sportivo della zona, poi col professionismo lo ha lasciato.

 

Le necessità dello sport praticato ad alti livelli l'hanno portata a scegliere altre modalità di training, oltre ai viaggi da una parte all'altra del mondo per disputare i tornei". Da giorni alla casa, una villetta a due piani in una zona di costruzioni recenti, non ci sono movimenti. I vicini hanno la sensazione che anche i genitori siano andati via, ma nessuno ci giurerebbe.

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