Emilio Orlando per www.leggo.it
Un gruppo della polizia municipale si "trasforma" in un centro estetico abusivo durante l’epidemia di Covid -19. Infatti, un agente in servizio presso il Pics - il pronto intervento del centro storico - ha portato la compagna dentro gli uffici per far fare un vero e proprio servizio di manicure a due vigilesse. Il tutto sarebbe avvenuto durante l’orario di servizio lo scorso 6 aprile, quando i centri estetici erano chiusi proprio per le restrizioni imposte dal governo italiano.
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Epidemia colposa, abuso delle funzioni, omissione d’atti d’ufficio, esercizio abusivo della professione di estetista, evasione fiscale: ecco la lista dei reati ipotizzati. Sono questi i risultati emersi da un’indagine interna della polizia locale che ha avviato un’inchiesta sull’accaduto. La donna, manicure a domicilio, secondo quanto è emerso sarebbe entrata negli uffici del Pics insieme al compagno e sarebbe stata pagata dalle vigilasse 15 euro. Tre le persone indagate dagli stessi caschi bianchi: le due vigilesse e il marito dell'"estetista". Dal comando generale della polizia municipale non rilasciano dichiarazioni
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