Estratto dell'articolo di Giovanni Caprara per il “Corriere della Sera”
bruno le maire adolfo urso e robert habeck
L’Europa dei razzovettori che portano in orbita i satelliti ha compiuto un passo importante per il futuro. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire e il vicecancelliere tedesco Robert Habeck hanno siglato un accordo che liberalizza la commercializzazione dei vettori spaziali costruiti dalle nazioni dell’Unione. La decisione è determinante per combattere l’egemonia americana nel settore con Elon Musk che la fa da padrone […]
L’atto di politica industriale era atteso per uscire dalla prigionia della società a controllo francese Arianespace che finora gestiva le vendite di vettori Ariane e Vega. Ora Avio di Colleferro costruttore di Vega-C e del prossimo Vega-E commercializzerà direttamente i propri razzi oltre a lanciarli dalle proprie basi di lancio nel poligono europeo di Kourou in Guyana francese.
L’accordo sottoscritto a Siviglia all’incontro dei ministri europei che sovrintendono le attività dell’Agenzia spaziale Esa apre la porta ad un’evoluzione nel settore del trasporto spaziale nel nostro continente più adeguata e segnata dalla rapida trasformazione tecnologica e un’aspra concorrenza. […]
La liberalizzazione introdotta dai tre ministri europei è una risposta necessaria ed è stata accompagnata dall’approvazione di tre finanziamenti mirati a sostenere gli attuali vettori e i prossimi in gestazione da parte dei privati. Per l’utilizzo del nuovo grande Ariane-6 che partirà l’anno prossimo saranno garantiti dai governi 340 milioni di euro ogni anno almeno per il prossimo quinquennio. Ciò aiuterà a sistemare i conti ingigantiti dall’inflazione, da una struttura realizzativa inadeguata e da tre anni di ritardo, rendendolo più accettabile al mercato.
A Vega-C invece saranno assegnati 21 milioni di euro. Inoltre si è deciso di assicurare un incentivo di 150 milioni di euro alle società private tedesca, francese e spagnola impegnate nella costruzione di un ulteriore vettore. Fra i concorrenti l’Esa sceglierà uno o due progetti da realizzare e anch’essi saranno liberamente commercializzati dai loro costruttori. […]