Riccardo Panzetta per Dagospia
“Il vestito mi è costato 500 euro, la spada un po’ meno. Li ho ordinati sei mesi fa, volevo che fossero pronti in tempo”. Mentre estrae l’arma di legno e gommapiuma, Marco è orgogliosissimo. La sua versione di Aragorn, uno dei protagonisti del Signore degli Anelli, è un po’ panciuta e con qualche ruga in più dell’originale ma qui non si va troppo per il sottile: il travestimento è l’antipasto della festa.
E’ il rituale d’appartenenza collettivo dei tantissimi cosplayer piombati in Toscana, da ogni parte d’Italia, per l’edizione 2022 di Lucca Comics & Games, il più importante evento italiano (il secondo al mondo, dopo quello di Tokyo) dedicato agli appassionati di fumetti, giochi, videogiochi, narrativa fantasy, manga e anime (i cartoni animati giapponesi).
Più di 300 mila biglietti sono andati polverizzati per la cinque giorni di Lucca, dal 28 ottobre al 1° novembre. A questa coloratissima orda di fanatici del gaming si sono aggiunte decine di migliaia di curiosi, famiglie, bambini. E’ un gioioso stress test per la piccola cittadina toscana, i cui vicoli ribollono di chiome fucsia, costumi sgargianti, armi giocattolo, orchi e jedi, pirati truccatissimi e assassine in tacco 12.
Un carnevale in anticipo, senza coriandoli ma con molto fondotinta. C’è anche uno svalvolone travestito da cuoco di Gubbio, con tanto di vassoio di pesce andato a male. La storia che ha divertito l’Italia nei giorni scorsi, sull’intossicazione alimentare con dissenteria di massa in un ristorante nella città umbra, è già nell’immaginario pop.
I giganteschi stand, sparpagliati in vari punti della città, sono le tappe di un percorso che diventa quasi devozionale. Ore di coda diligente, come i pellegrini al santuario, pur di sbirciare le ultime novità di Disney o Nintendo, ammirare la mostra di illustrazioni dedicata al videogioco “The Witcher” o comprare un fumetto (il cui mercato, nel 2021, è cresciuto del 95% e le vendite in Italia valgono 155,7 milioni di euro).
Gli appassionati di miniature accorrono all’anteprima italiana di “Marvel Zombies – A Zombicide game”, che ha raccolto in pochi giorni oltre 9 milioni di dollari sul sito di finanziamento collettivo Kickstarter. Si tratta di un gioco da tavolo, ambientato in un universo Marvel alternativo, dove i supereroi sono zombie da sconfiggere.
Nessuno sgomita perché tutti si fotografano, si sorridono, si sprecano i selfie, si rilanciano stories. Lucca Comics è anche una santabarbara social. Che non te la fai una foto con il nerboruto capellone vestito da Aquaman? Un Jason Momoa de’ noantri con braccione tatuate, criniera selvaggia e due guizzanti maniglie dell’amore. C’è la vampiressa in latex che strizza il décolléte fino allo spasmo e manda in sollucchero i brufolosi cacciatori di Pokemon.
E se qualche parruccone a Lucca storce il naso per le inevitabili seccature per i residenti del centro storico, nessuno osa fiatare contro questa rutilante baldoria: è una manna per tutti. Ristoratori, albergatori, commercianti fanno affari d’oro. Chi può, affitta un posto letto in casa propria. La vertiginosa domanda di alloggi ha mandato alle stelle i prezzi, che neanche Putin con il gas: due ragazzi di Milano, per una settimana, si sono sentiti chiedere 7 mila euro per una striminzita stanza doppia. Cioè una di quelle sistemazioni abborracciate che, in condizioni normali, non varrebbe più di 50 euro a notte. Una follia.
Ma è l’intera giostra degli appassionati a essere una miniera d’oro. Chi ancora li chiama “nerd”, neanche si trattasse di una congrega di sfigati, non ha compreso la portata di un fenomeno globale. Il settore ludico è ormai il vero traino dell’industria dell’intrattenimento.
Nel 2020, anche grazie alle restrizioni dovute alla pandemia, i ricavi del solo settore dei videogames hanno toccato quota 175 miliardi di dollari, staccando nettamente quelli di cinema e musica. Il futuro dell’entertainment passa dai videogames ma anche dai boardgame. Decine di curiosi fanno a gara per provare Heroquest, riedizione del leggendario gioco da tavolo ad ambientazione fantasy del 1989. E poi ci sono i tavoli dedicati ai giochi di ruolo.
Nella perfetta ricostruzione di una taverna medievale, ci si appassiona alle magiche trame di Dungeons & Dragons, il caposaldo di tutti i gdr, riportato a nuova vita anche grazie al successo della serie tv Stranger Things. Druido, mago, guerriero: a ciascuno il suo alter ego.
Ogni angolo di Lucca Comics è un invito a liberare la fantasia. A sperimentarsi in un altrove. “La realtà è scadente”, diceva Fabietto Schisa, protagonista del film “E’ stata la mano di Dio”. E a Lucca la realtà è una zavorra da cui si esce vivi solo con una storia da raccontarsi e un’identità di riserva. Chi cerca nuove strade o una seconda chance, lo sa bene: è l’immaginazione il migliore dei mondi possibili.
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