L'OPPIO DEI PIEPOLI - IL SONDAGGISTA NICOLA PIEPOLI A "UN GIORNO DA PECORA": "A 86 ANNI IN LOMBARDIA NON SO NEMMENO ANCORA LA DATA DEL MIO VACCINO. MI HANNO DETTO CHE NON C'ERANO PRODOTTI E CHE DOVEVO ASPETTARE IL MIO TURNO. ALLORA MI SONO RISCRITTO NELLA STESSA FARMACIA, DOVE HO "FINTO" DI ESSER NUOVO. MI HANNO RISPOSTO CHE RICEVERÒ VIA SMS O AL TELEFONO LE INDICAZIONI. PRESTO O TARDI MI FARANNO L'INIEZIONE, SE NON MORIRÒ PRIMA... IN QUEL CASO, PAZIENZA" - VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

Da "Un Giorno da Pecora"

 

nicola piepoli nicola piepoli

Il sondaggista Nicola Piepoli, a 86 anni, a Milano non è ancora stato vaccinato contro il Covid. Lo ha spiegato lui stesso oggi a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, dove ha raccontato ai conduttori Giorgio Lauro e Geppi Cucciari: “Ho presentato domanda a fine gennaio, e la regione mi ha risposto che non potevano vaccinarmi in quel momento perché non c'erano prodotti, aggiungendo che avrei dovuto attendere il mio turno”. E lei cosa ha fatto? “Ho atteso il mio turno”.

 

Ora però siamo ad aprile. “E ho fatto un altro tentativo, mi sono riscritto nella stessa farmacia, dove ho 'finto' di esser nuovo. Mi hanno riscritto, tranquillamente, e la regione ha accettato la mia richiesta”.

 

Le hanno finalmente comunicato la data del suo vaccino? “Mi hanno risposto pochi giorni fa spiegandomi che la richiesta è stata accettata e che riceverò via sms o al telefono la data della mia vaccinazione...”.

 

nicola piepoli fulvio conti nicola piepoli fulvio conti

Lei è preoccupato? “No, non sono né arrabbiato né preoccupato. Presto o tardi mi vaccineranno. Se non morirò prima... in quel caso, pazienza”, ha ironizzato Piepoli a Un Giorno da Pecora.

nicola piepoli nicola piepoli Nicola Piepoli Nicola Piepoli Nicola Piepoli Nicola Piepoli Nicola Piepoli Nicola Piepoli Nicola Piepoli Nicola Piepoli Nicola Piepoli Nicola Piepoli nicola piepoli nicola piepoli

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?

DAGOREPORT - PIÙ DIVENTA IRRILEVANTE, PIÙ MATTEO RENZI NON DEMORDE DALL’OBIETTIVO DI OCCUPARE LO SPAZIO TRA MELONI E SCHLEIN - SE NEL 2013 SOGNAVA DI METTERE LE MANI SU FORZA ITALIA, OGGI SI ACCONTENTEREBBE DI SCIOGLIERE QUEL POCO CHE RESTA DI ITALIA VIVA PER PRENDERE LA GUIDA DEL PARTITO DI MARINA E PIER SILVIO, DA TEMPO INSOFFERENTI DI ESSERE FINITI IN UN GOVERNO DI DESTRA CON POCO CENTRO - L’EX PREMIER DI RIGNANO SULL’ARNO AVREBBE SONDATO IL TERRENO CON ALCUNI DIRIGENTI APICALI DI FININVEST - MA IN FI C’È ANCHE IN ATTO UN LAVORIO DI MEZZO PARTITO CHE NON DISDEGNA L’IPOTESI, ALLE PROSSIME POLITICHE DEL 2027, DI ABBANDONARE AL SUO DESTINO LA DESTRA A EGEMONIA MELONIANA PER UN PROCESSO POLITICO CHE POSSA DAR VITA A UN CENTRO-SINISTRA FORZA ITALIA-PARTITO DEMOCRATICO…