Marco Cusumano per “il Messaggero”
Tutto ruota intorno a un centro anziani di Fondi, nel Sud Pontino, 50 km da Latina, 130 dalla Capitale. E' il cuore di una serie di contagi sui quali sono in corso gli approfondimenti della Asl. L'evento scatenante è senz'altro la festa di Carnevale organizzata dal centro, un evento danzante al quale hanno partecipato decine di persone, martedì 25 febbraio, in un ristorante sul litorale di Fondi. Le storie degli anziani che parteciparono a quella serata si intrecciano con quelle degli altri frequentatori del centro, ed è lì che probabilmente va cercata la motivazione di un contagio così sostanzioso.
Si parla di almeno 8 casi, registrati tra Fondi e Lenola, undici se si aggiungono quelli di Sperlonga e di Terracina, una manciata di chilometri più a nord. Sono casi su cui si sta indagando per capire se possano essere riconducibili alla festa del 25 febbraio e più in generale alle attività del centro anziani. Non tutti hanno partecipato alla serata al ristorante, ma a quanto risulta buona parte dei positivi ha avuto contatti con chi quell'ambiente ha frequentato o anche solo con amici e parenti di quelle persone. Ne sono convinti gli ispettori del Servizio di igiene pubblica della Asl che da giorni lavora per ricostruire il link epidemiologico.
IL CONTAGIO
Considerando la facilità di diffusione del virus è necessario un approfondimento sui trascorsi recenti di ognuno dei frequentatori del centro, con particolare attenzione alle attività organizzate all'interno della struttura, specialmente quelle che hanno visto un'affluenza notevole. Al momento la situazione è di un decesso dai contorni ancora da chiarire e tre casi conclamati di Covid-19 tutti collegati al centro anziani. Ma ci sono anche altri casi sospetti che attendono conferma.
I tre pazienti positivi (classe 1927, 1939 e 1936) erano seduti allo stesso tavolo alla cena di carnevale dello scorso 25 febbraio. Mentre i primi due sono ricoverati in condizioni gravi ma stazionarie all'ospedale Spallanzani di Roma, il terzo si trova al Dono Svizzero di Formia. La deceduta è invece una donna di 93 anni, arrivata alle 5:45 di ieri mattina all'ospedale San Giovanni di Dio di Fondi con i sintomi del Covid-19: un ricovero drammatico con la situazione che è precipitata in poche ore, la donna infatti è morta nel primo pomeriggio.
Immediatamente sono scattati gli accertamenti sui suoi contatti, perché in prefettura a Latina dove è riunito il Centro coordinamento soccorsi, e alla Asl di Latina temono una escalation di contagi e di casi gravi. Secondo quanto emerso la donna non aveva partecipato alla festa e non frequentava il centro anziani Domenico Purificato da prima di Carnevale.
Nel mese di gennaio e agli inizi di febbraio, però, aveva preso parte ai numerosi eventi organizzati dal centro anziani, in particolare alle tombolate. Nelle ultime settimane però, proprio a causa delle sue condizioni di salute sempre più precarie, era rimasta a casa. Sul suo caso gli accertamenti sono ancora in corso e, se il tampone dovesse risultare positivo, non è escluso che possa rivelarsi proprio lei la paziente zero della provincia pontina.
Ma a nessuno sfugge che Lenola è praticamente attaccata a Fondi e i due decessi in contemporanea non possono essere solo un caso. L'assessore regionale D'Amato ha parlato apertamente di un focolaio e dunque è lì che si cercano i contatti, tra la cena e le attività del centro anziani.
LA QUARANTENA
Si allunga dunque l'elenco di persone che potrebbero essere messe in isolamento domiciliare, in aggiunta alle decine che già sono in quarantena. Tra loro c'è anche l'assessore ai Servizi sociali di Fondi, il medico Dante Mastromanno che, oltre ad essere andato al centro anziani in più occasioni, ha anche visitato un 81enne poi risultato positivo. Intanto a Lenola, piccolo paese a pochi chilometri da Fondi, si registra il primo morto in provincia di Latina.
E' una donna di 79 anni con una pregressa polmonite bilaterale che aveva richiesto l'intervento di un'ambulanza per gravi difficoltà respiratorie la scorsa settimana. Dopo pochi giorni di ricovero nell'ospedale di Formia le sue condizioni sono improvvisamente peggiorate tant'è che i sanitari hanno deciso di farle un tampone, il cui esito positivo è arrivato soltanto venerdì sera quando la salute della signora era ormai compromessa. Il sindaco Fernando Magnafico ha chiesto l'isolamento domiciliare per un centinaio di lenolesi anche se asintomatici.