Laura Laurenzi per “la Repubblica - Roma”
Anche la vanità ha il suo pronto soccorso. Roma si aggiudica un nuovo singolare primato: un ambulatorio pubblico per curare le devastazioni da filler e riparare i danni. Le famose punturine che in teoria dovrebbero essere totalmente innocue ti hanno riempito di bozzi, gonfiori, lividi, tumefazioni, macchie, granulomi, bruciori, prurito?
Niente paura: all’Isola Tiberina, ospedale Fatebenefratelli, nella struttura di medicina estetica è operativo un ambulatorio riservato a pazienti con diagnosi di complicanze da filler. Vengono tutti sottoposti a terapia specifica, che nella maggior parte dei casi è farmacologica, ma nei casi più gravi è una terapia chirurgica.
grazie a chi ha comprato il filler per le mie labbra
I pazienti, non soltanto quelli che hanno riportato danni permanenti, vengono poi sottoposti a follow up. Le linee guida, studiate per fare di questo ambulatorio ospedaliero un centro di eccellenza che sia un punto di riferimento a livello nazionale, evidenziano le caratteristiche principali che un filler deve avere (e non sempre ha): deve essere totalmente riassorbibile, non sensibilizzante, non cancerogeno, atossico, non immunogeno, non migrante, di consistenza il più simile possibile al tessuto ospite, con ampia e probante documentazione scientifica. Si prevedono file agli sportelli.