“AIUTO PAPÀ, MAMMA SI VESTE DA NINJA” - LA STORIA DEL BIMBO ALBANESE RAPITO DUE ANNI FA DALLA MADRE E PORTATO DALLA PROVINCIA DI LECCO IN SIRIA, DOVE LA DONNA HA ADERITO ALLO STATO ISLAMICO - LA SUA RADICALIZZAZIONE E’ AVVENUTA SUL WEB, DOVE HA TROVATO MANUALI PER COMBATTENTI E I SERMONI DI PREDICATORI ESTREMISTI

Condividi questo articolo


Cristina Bassi e Paola Fucilieri per “il Giornale”

 

Valbona Berisha Valbona Berisha

 «Papà, la mamma si è vestita come un ninja. Qui ho paura, perché ci sono gli aerei che lanciano le bombe. Vorrei tornare a casa per andare di nuovo a scuola, ma la mamma non vuole». Il piccolo A., ormai diventato «Jusuf», quando parla al telefono con il padre dalla Siria ha solo sei anni. Oggi otto. Piange. È nato e cresciuto in Italia, è figlio dell' Occidente. Stranito, applica alla realtà che ha intorno la categoria che gli è più familiare: quella dei cartoni animati che guardava nella sua casa di Barzago, poco lontano da Lecco.

 

«Vuoi venire da papà?», chiede l' uomo, un cittadino albanese in Italia dal 2000 che fa il muratore. «Sì - risponde il piccolo - ma la mamma non mi lascia». La mamma è Valbona Berisha, 34 anni, nata in Albania. Da ieri sulla sua testa pendono un'ordinanza di custodia cautelare e un mandato di cattura per l'accusa di associazione con finalità di terrorismo internazionale.

 

Valbona Berisha Valbona Berisha

Secondo la sezione anti terrorismo della Procura di Milano, guidata da Alberto Nobili, ha aderito all'Isis, è partita per il Califfato e - scrive il gip Manuela Scudieri - «ha messo a disposizione della jihad il proprio figlio minorenne esponendolo a gravi pericoli». Le indagini sono state affidate al Ros di Milano e al comandante Paolo Storoni dal pm Alessandro Gobbis.

 

Il Ros ha ricostruito il percorso della giovane donna, da casalinga di una famiglia di stranieri ben integrata a Barzago e non particolarmente religiosa ad aspirante martire dell' Isis. La coppia di albanesi, lui di 13 anni più grande, ha tre figli nati in Italia. Oltre al piccolo portato via dalla madre, due ragazzine che all' epoca della partenza, il 17 dicembre 2014, avevano 10 e 11 anni.

 

Valbona Berisha Valbona Berisha

Tra i coniugi c'erano dissapori, Valbona racconta alla cugina che il marito Afrimm la picchia. La parabola della donna è una combinazione di frustrazioni sentimentali e fanatismo. La sua radicalizzazione avviene sul web. In Rete legge manuali per combattenti, ascolta sermoni di predicatori estremisti. Tra loro, Omer Bajrami, l' imam della mosche di Skopje in Macedonia, lo stesso che ha indottrinato Maria Giulia «Fatima» Sergio.

 

La 34enne prende contatto anche con un foreign fighter serbo, Mendush Selimoviq, che le fornirà i biglietti per il volo da Orio al Serio alla Siria via Istanbul. E con un macedone, un reclutatore del Califfato con cui si sarebbe risposata. Afrimm denuncia subito la scomparsa di moglie e figlio ai carabinieri di Cremella, nel Lecchese, come ha spiegato il comandante provinciale di Lecco Pasquale Del Gaudio. Parla - intercettato - con la moglie via Skype e, un paio di volte, col bambino. Cerca di convincere Valbona a lasciar andare almeno il piccolo, ma invano.

 

Valbona Berisha e il rapimento del figlio Valbona Berisha e il rapimento del figlio

Dalla suocera e dai cognati che vivono in Germania (la Berisha comunica con loro settimanalmente fino a metà 2015, quando si perde ogni traccia di lei e del bambino) viene a sapere che suo figlio è stato circonciso e mandato in un campo di addestramento militare dove impara il combattimento corpo a corpo e l'uso delle armi.

 

In quanto donna Valbona non può combattere per la jihad, le affidano compiti da infermiera. Ma Jusuf, futuro mujaheddin, è «merce pregiata» per il Califfato. «Il padre - spiega il comandante del Ros Giuseppe Governale - ha provato per ben due volte a raggiungere la Siria per riportare a casa il bambino. Senza riuscirci». Afrimm spera nell' Interpol: «Fate tornare mio figlio».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)