L’ARTICOLO DE “LA VERITÀ” SUL CASO JINDAL-PIOMBINO
Riceviamo e pubblichiamo:
Caro Dago,
vedo riportato su Dagospia in bella evidenza e con adeguato commento un articolo di R. Eco pubblicato sulla Verità di oggi. Per completezza di informazione le trasmetto la lettera che ho inviato al riguardo al Direttore Belpietro.
Cordiali saluti e buon lavoro.
Alberto Bianchi
LA LETTERA DI BIANCHI A BELPIETRO
Egregio Direttore,
tra le informazioni infondate o parziali che in questi giorni il suo giornale diffonde su di me stanno quelle contenute nell’articolo “l’India fa affari grazie ai renziani” a firma di R. Eco, relativo all’investimento degli indiani di Jindal nelle Acciaierie di Piombino.
Ivi si legge che io avrei lavorato, a favore non si capisce bene di quale società, per ridurre da 80 milioni a 500.000 euro la pretesa risarcitoria dell’Amministratore straordinario della Lucchini in un contenzioso tra quest’ultimo e gli algerini di Cevital.
Ai sensi della legge sulla stampa le chiedo di precisare la verità delle cose, ossia:
ALBERTO BIANCHI E MARIA ELENA BOSCHI
A. non ho mai assistito né l’Amministratore straordinario della Lucchini né gli algerini di Cevital né gli indiani di Jindal in nessun contenzioso che avrebbe opposto gli algerini o gli indiani all’Amministratore straordinario;
B. ignoravo ed ignoro che ci fosse una pretesa dell’Amministratore straordinario della Lucchini di 80 milioni nei confronti degli algerini;
C. ignoravo ed ignoro che questa pretesa si sia ridotta a 500.000 euro;
D. in sintesi non mi sono mai occupato di un affare del genere (ammesso e non concesso che non fosse lecito occuparsene).
Mi riservo, in questo e in altri casi, di agire in ogni sede competente per il risarcimento dei danni che il pubblicare notizie false produce all’uomo e al professionista.
Cordiali saluti.
Avv. Alberto Bianchi