Marco Gasperetti per il “Corriere della Sera”
Uno degli ultimi blitz contro i «furbetti del posticino al mare» è stato lunedì sulla spiaggia libera di Marina di Campo, all'Isola d'Elba. Qui, gli uomini della Guardia costiera e i vigili urbani, hanno sequestrato decine di asciugamani, sdraio e ombrelloni, utilizzati come «segnaposto». Erano sistemati nei punti più belli del litorale per assicurare agli occupanti una giornata di relax.
C'è chi si è svegliato all'alba per accaparrarsi la migliore posizione aggiungendo più asciugamani per avere il massimo dello spazio in barba agli altri. I più spregiudicati, poi, hanno lasciato la loro attrezzatura piantandola sulla sabbia o legandola con dei lucchetti. Il problema non è solo etico ma è una violazione di legge, perché è illegale lasciare questa sorta di «segnaposti» sul litorale che appartiene a tutti e si rischia una sanzione fino a 1032 euro.
distanziamento tra ombrelloni in spiaggia anti coronavirus
Le multe, e a volte anche denunce, fioccano ovunque. In Toscana ci sono stati sequestri sul lungomare del Romito (quello del mitico film Il Sorpasso di Dino Risi), altri in Versilia, sul litorale apuano e in Maremma. Ma «i furbetti del posticino» non colpiscono soltanto in Toscana. A Mazara del Vallo ieri sono stati liberati 192 metri quadrati di spiaggia occupata abusivamente da un signore che poi noleggiava gli ombrelloni: è stato denunciato.
Nei giorni scorsi sulla spiaggia della Baia delle Mimose, nel comune di Badesi, in Sardegna, la Guardia costiera ha sequestrato un centinaio tra lettini, sdraio e ombrelloni piantati sull'arenile di notte. Blitz dei militari anche sul litorale di Porto Cesareo, nel Salento. E ancora ombrelloni abusivi sono stati sradicati a Sabaudia e Gaeta.
In Liguria l'assalto è soprattutto alle calette. Con improbabili «turisti-turnisti» che si alzano all'alba con il malloppo di asciugamani per accaparrarsi per loro stessi e per gli amici le piccole baie. «A luglio volevo prendere un po' di sole su un'incantevole e deserta spiaggetta di Levanto - racconta Federica, una turista - e da lontano mi sono sentita dire che era occupata. C'era un solo asciugamano e due persone».
Il fenomeno è così diffuso che la Guardia costiera dal 2018 ha dedicato al problema un'operazione specifica chiamata «Spiagge Libere». I numeri sono impressionanti. «Da giugno ad agosto di quest' anno abbiamo restituito alla collettività 131 mila metri quadrati tra spiagge libere e tratti di mare destinati all'uso pubblico che erano stati occupati abusivamente, in alcuni casi persino per fini di lucro con noleggiatori abusivi - conferma il comandante Cosimo Nicastro, portavoce della Guardia costiera -. Abbiamo effettuato 31.645 controlli in 520 comuni. Sono stati accertati 696 illeciti ed elevate multe per quasi 366 mila euro. Per i casi più gravi, 97 in tutto, abbiamo denunciato i responsabili alla magistratura». E l'estate non è finita.
OMBRELLONI POETTO trezo premio ombrelloni in gran canaria guardia costiera