L.d'A. per “la Repubblica - Edizione Roma”
Contapersone, transenne, accessi contingentati alle vie dello shopping. La protezione civile e in caso di necessità anche i militari dell' Esercito impegnati nell' operazione Strade sicure.
La questura è pronta a rispondere così all' allarme lanciato ieri dall' assessore alla Sanità, Alessio D' Amato: «Se nelle prossime due settimane non assisteremo a un calo dei contagi, avremo serie difficoltà. Dobbiamo fare uno sforzo collettivo per non andare in zona rossa». Per evitare che il sistema sanitario vada in tilt: gli effetti del lockdown si pagano ancora oggi in termini di visite saltate. Come spiega uno studio della Sapienza, i controlli mancati dalle partorienti nei mesi di chiusura si sono tradotti nell' incremento di bimbi nati morti.
Ecco, allora, il piano per evitare un nuovo fine settimana di assembramenti sul litorale e in centro storico. Abbozzato ieri nel corso del tavolo tecnico che ha riunito forze dell' ordine e rappresentanti del Campidoglio, verrà vagliato questo pomeriggio in prefettura. Nel mirino ci sono il lungomare di Ostia e Fregene, dove potrebbe essere vietato l' accesso alle spiagge.
Quindi le ville storiche, via del Corso e Porta Portese. Qui (e ovunque sarà necessario) si moltiplicherà la presenza delle forze dell' ordine: con polizia, carabinieri e finanzieri ci saranno i vigili urbani, la protezione civile comunale e l' Esercito. Tutti gli uomini necessari a garantire controlli dinamici sugli affollamenti e a intervenire, quando non si potrà procedere in altro modo, con transennamenti delle aree più a rischio.
Un assaggio delle nuove regole d' ingaggio è arrivato già ieri: attorno a mezzogiorno, i carabinieri sono piombati al bar di San Calisto a Trastevere e hanno chiuso il locale per tre giorni. Sembra che all' interno ci fossero più clienti rispetto a quanto previsto dalle norme del distanziamento. Insomma, non saranno più concessi strappi alle regole.
Per questo, per il « contenimento delle presenze » , si ipotizza anche l' impiego di contapersone laser o di droni capaci di riprendere dall' alto strade e piazze e calcolare la densità di eventuali assembramenti.
Misure per provare ad abbattere i contagi: nel Lazio ieri il coronavirus ha contagiato altre 2.479 persone e fatto 38 morti, mentre il rapporto tra positivi e tamponi è salito al 9,3%. Dati che non preoccupano nell' immediato, ma spaventano sul lungo periodo. Anche perché gli ospedali sono già ora sotto pressione. I pronto soccorso continuano a far registrare il tutto esaurito, con attese interminabili per i ricoveri tanto nei reparti Covid che in quelli ordinari.
Le ripercussioni sul sistema sanitario si cominciano a far sentire: tra paura per il contagio e disagi, durante la prima ondata del coronavirus le partorienti hanno saltato migliaia di visite già programmate e così è triplicato il numero dei bambini nati morti. Un allarme in più in vista di un possibile lockdown bis.
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Un' ipotesi che, come ha spiegato D' Amato all' agenzia Dire, potrebbe non essere nemmeno troppo lontana: «Fare feste a Capodanno? Impossibile, una follia. Si potrà passare l' ultimo dell' anno in famiglia, tenendo la distanza di un metro a tavola ed evitando gli abbracci. Non possiamo ripetere gli errori commessi in estate se non vogliamo arrivare a un nuovo lockdown».
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