MASSIMO GRAMELLINI per il Corriere della Sera
Una mattina di metà ottobre il signor Ennio Di Lalla - ottantasei anni, cardiopatico - uscì dall'appartamento del quartiere romano di Don Bosco in cui viveva da solo e si ricoverò in ospedale per delle visite mediche. Al ritorno, qualche giorno dopo, trovò la serratura cambiata e un altro nome sul campanello.
Ad aprirgli venne una donna sui trent' anni e lo informò che quella adesso era casa sua. Ennio chiamò i carabinieri, ma non essendoci un furto in corso (la famosa flagranza), l'occupante abusiva poté solo essere denunciata a piede libero. Il proprietario fu costretto ad andarsene senza neanche potersi portare via le sue cose.
Per fortuna aveva un fratello in grado di ospitarlo, altrimenti sarebbe dovuto andare in albergo. O sotto un ponte. Ventitré giorni dopo, un giudice ha finalmente firmato l'ordine di sfratto e ieri mattina Ennio è tornato a casa, trovandola, dice, «come se fosse stata bombardata». L'abusiva è uscita mostrando il dito medio ai passanti e gridando che non è pentita per nulla, anzi, che lo rifarà altrove. Una persona così decisa meriterebbe di avere di fronte uno Stato altrettanto reattivo. Separando con chiarezza i casi alla Ennio da quelli in cui c'è un immobile abbandonato, cosa ci vuole a scrivere una legge composta da un unico articolo? «Il legittimo occupante - proprietario o inquilino - che si trova la casa invasa da altri ha diritto di ottenerne la disponibilità immediata». Dai, non è difficile. È di destra? È di sinistra? Non lo so, ma è giusto.
Adelaide Petrucci per il Messaggero
Dopo aver cambiato la serratura e occupato la casa avrebbero voluto anche la chiave del portone. L'avevano chiesta ai vicini. E invece è arrivato lo sgombero. Epilogo positivo per il caso di Ennio Di Lalla, l'ottantaseienne del quartiere Don Bosco che per tre settimane si è ritrovato sfrattato dalla sua abitazione da una occupante abusiva spalleggiata da due uomini poi usciti di scena. Un appartamento di cui Di Lalla aveva l'usufrutto, perché aveva venduto la nuda proprietà.
Ieri mattina, su ordine di piazzale Clodio, i carabinieri di Cinecittà hanno posto sotto sequestro e poi liberato l'appartamento, tra gli applausi dei passanti e la stampa assiepata da giorni. Un momento atteso dai romani, increduli e indignati per l'occupazione di una casa di proprietà, per di più di un pensionato, cardiopatico e solo.
Appartamento di Ennio Di Lalla
L'anziano, commosso, ha sfiorato un malore appena ha rimesso piede nell'appartamento; il salotto completamente sottosopra, i quadri staccati, i cassetti svuotati. Per accertare se sia stato saccheggiato, però, dovrà stilare un inventario di quanto aveva e quanto sarà ritrovato.
L'occupante, Nadia S. una donna di 28 anni, di origine slava e nata in Italia, proveniente al campo rom di via Gordiani, sotto stretta vigilanza dei carabinieri, ha dovuto fare i fagotti e andare via. Ha portato con se una stufetta, il televisore e pure un giaciglio che aveva portato nella casa. «Mi avevano detto che era disabitata», si è giustificata, incassando, per ora, una doppia denuncia all'autorità giudiziaria per il danneggiamento della porta e per l'invasione dell'appartamento.
IL CASO DI ENNIO DI LALLA NELLA PRIMA PAGINA DEL QUOTIDIANO NAZIONALE
«Piango per i miei ricordi», si è sfogato l'anziano, supportato dall'avvocato Alessandro Olivieri, «Ho vissuto una situazione surreale. Spero di ritrovare tutti i miei quadri, la collezione di accendini, i libri, le foto. Vivo qua dagli anni 50. Mi è stata fatta una mascalzonata. La casa irriconoscibile...».
UN PAIO DI GIORNI L'appartamento, per ora, però resta sotto sequestro. I sigilli alla porta d'ingresso, sbarrano ancora il rientro del proprietario che probabilmente potrà tornare solo entro un paio di giorni. Intanto l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato ha chiesto alla Asl di attivare un servizio di supporto per l'anziano.
«La vicenda ha dell'incredibile», ha fatto sapere l'assessore D'Amato, «Ho chiesto al direttore generale della Asl Roma 2 di attivarsi per garantire un'attività di supporto psicologico ed eventualmente anche assistenziale».
campo rom ennio di lalla ennio di lalla.