1 – STRADA TRA PONTE CRIMEA E SEBASTOPOLI CHIUSA PER INCENDIO
(ANSA) - L'autostrada Tavrida che collega il ponte di Crimea della città portuale di Kerch nel Mar d'Azov con Sebastopoli sulla costa del Mar Nero della penisola è stata chiusa a causa di un incendio scoppiato nel distretto Kirovsky, rendono noto le autorità russe citate dall'agenzia Tass.
"A seguito di un incendio scoppiato in un sito nel distretto di Kirovsky, l'autostrada Tavrida è stata chiusa. A breve verrà pubblicato un percorso alternativo per il traffico automobilistico", ha scritto il leader locale Sergey Aksyonov sul suo canale Telegram.
2 – 'INCENDIO NELLA BASE MILITARE RUSSA IN CRIMEA, 2.200 EVACUATI'
base militare russa in fiamme in crimea
(ANSA) - Sono 2.225 le persone evacuate a causa dell'incendio scoppiato in una base militare nella parte orientale della Crimea, la penisola annessa unilateralmente dalla Russia nel 2014. Lo riporta Kommersant. I siti online russi Baza e Mash (vicini ai servizi di sicurezza russi) hanno pubblicato video che mostrano le esplosioni e hanno riferito che le detonazioni sono state percepite nell'area per più di due ore.
Secondo Mash, un deposito di munizioni è in fiamme, ma le autorità russe, in particolare l'esercito, non hanno confermato l'esplosione di munizioni, né hanno spiegato le possibili cause dell'incendio.
3 – KIEV, 'POTENTE ATTACCO NOTTURNO A ODESSA, DANNI E FERITI'
(ANSA) - "Potente attacco notturno a Odessa, i residenti riferiscono che molti edifici residenziali sono stati danneggiati e ci sono feriti", ha dichiarato senza fornire ulteriori dettagli Oleg Kiper, capo del Comando militare regionale ucraino di Odessa, citato da Rbc-Ukraine. "Ci sono stati lanci di missili da crociera Kalibr dal Mar Nero", ha detto il portavoce militare Sergiy Bratchuk su Telegram senza dare altre informazioni.
4 – PUTIN PROVA A RILANCIARE, AMMASSA 100MILA SOLDATI PER SFONDARE NEL DONBASS
Estratto dell'articolo di Daniele Raineri per “la Repubblica”
Putin tenta di riprendere l’iniziativa nella guerra dopo un mese orribile – che ha visto in sequenza: il quasi golpe a Mosca, la crisi dei generali nel Sud ucraino, il secondo attacco al ponte di Kerch – e ordina un’offensiva massiccia in una zona dell’Est, fra le città ucraine di Kupiansk e Liman.
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Se questa manovra funzionasse potrebbe creare il caos tra la zona di Kharkiv e il Donbass e costringere gli ucraini a cambiare i loro piani e distogliere forze dalla controffensiva a Sud, che in teoria dovrebbe essere decisiva per la guerra ma per ora non ha ancora prodotto risultati significativi.
fabbriche in donbass bombardate
Così l’esercito russo in questi giorni ha ammassato centomila soldati e un gruppo corazzato potente – circa novecento carri armati, più di cinquecento pezzi d’artiglieria e 370 lanciarazzi – sulla linea del fronte vicino a Kupiansk e sta provando lo sfondamento.
Per ora è avanzato di un chilometro e mezzo, che in quella zona senza grandi fortificazioni è una distanza fisiologica: si prende in un giorno e si perde il giorno dopo, ma c’è preoccupazione.
Fonti di Repubblica a Torske, in quel settore dei combattimenti, dicono che da settimane la situazione sta precipitando, i bombardamenti russi sono sempre più frequenti e i soldati russi sempre più vicini. […]
Domenica la vice ministra della Difesa, Hanna Malyar, una che fatica sempre ad ammettere qualche sofferenza dal lato ucraino, aveva detto che "le cose a Est stanno andando peggio”. Ieri Serghe Cherevati, portavoce del comando orientale ucraino, ha parlato alla televisione nazionale dell’offensiva russa e ha detto che Mosca in quella zona schiera le sue unità migliori.
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Il think tank americano Isw, che pubblica ogni giorno un rapporto sull’andamento del conflitto, sostiene che in realtà i russi hanno formato questa forza offensiva raccogliendo un po’ di tutto, anche truppe di livello infimo come ex detenuti e altri, che hanno problemi di disciplina e motivazione.
fabbriche in donbass bombardate
Inoltre i soldati ucraini stanno continuando a prendere posizioni di vantaggio attorno alla città di Bakhmut, sopra le alture che affacciano sugli edifici occupati dai russi. Entrambe le parti provano a sfruttare meglio che possono i mesi estivi, quelli più adatti ad avanzare e combattere, prima che l’attrito insostenibile, le perdite di uomini e di mezzi e i mesi freddi le costringano a rallentare.
Mosca prova un’offensiva a Est perché una risposta aggressiva è la soluzione preferibile al reggere a tempo indefinito la pressione di Kiev. […]
attacco al ponte di kerch in crimea 17 luglio 2023 3
attacco al ponte di kerch, in crimea 17 luglio 2023 9