ANTONIO DE MARCO E’ STATO TRADITO ANCHE DA UN PASSO FALSO SU WHATSAPP - TRA I CONTATTI SUL TELEFONO DI DANIELE DE SANTIS C’ERA ANCHE QUELLO DEL SUO ASSASSINO - MA LA FOTO DI ANTONIO, PRIMA VISIBILE, È SCOMPARSA DOPO IL 24 SETTEMBRE: L’ASPIRANTE INFERMIERE HA CANCELLATO DE SANTIS DALLA RUBRICA, SUPPORTANDO L’IPOTESI DI PERICOLO DI FUGA - LA SORELLA VA A TROVARLO IN CARCERE: “RACCONTA TUTTA LA VERITÀ”

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Michelangelo Borrillo per www.corriere.it

 

ANTONIO DE MARCO ANTONIO DE MARCO

Una foto prima visibile e poi scomparsa su Whatsapp. È uno degli elementi che ha avvalorato l’ipotesi di fuga di Antonio De Marco, il 21enne tirocinante infermiere che ha confessato l’omicidio di Eleonora Manta e Daniele De Santis. Se l’elemento decisivo per individuarlo sono state le telecamere posizionate vicino alla casa di Antonio, l’analisi del telefono dell’arbitro leccese ha contribuito ad avvalorare l’ipotesi di un pericolo di fuga di Antonio: probabilmente aveva capito — dopo i primi giorni in cui le indagini sembravano indirizzate verso un conoscente della coppia di nome Andrea — che gli investigatori erano sulle sue tracce.

 

La ricerca tra gli ex inquilini

ANTONIO DE MARCO ANTONIO DE MARCO

«Non essendo stato rinvenuto alcun segno di effrazione né sul portone dello stabile, né sulla porta di ingresso dell’abitazione delle vittime — si legge nell’ordinanza di custodia cautelare — era ragionevole ritenere che l’assassino si fosse introdotto nell’appartamento facendo uso delle chiavi: ciò che, per l’appunto, lasciava ipotizzare che l’autore del delitto potesse essere proprio uno degli inquilini. La circostanza che l’aggressione avesse avuto inizio nella cucina dell’appartamento induceva, invero, ad escludere l’ipotesi che le vittime avessero aperto la porta all’assassino: più logico ipotizzare che l’assassino si fosse introdotto nell’appartamento sorprendendo le due vittime ed aggredendole».

 

ANTONIO DE MARCO ANTONIO DE MARCO

Tra i numerosi recenti inquilini, l’attenzione degli inquirenti si è concentrata su Giovanni De Marco, registrato sul telefono del De Santis sotto il nome di «Ragazzoinfermiere Via Montello», «non tanto per i 55 messaggi scambiati tra i due sull’applicazione Whatsapp tra il 29 ottobre 2019 e il 17 agosto 2020, quanto per il fatto che, accedendo all’applicazione Whatsapp, mentre il 24 settembre 2020 la foto profilo di De Marco risultava visibile, il 28 settembre 2020 la foto non risultava più visibile, segno – come è notorio — che De Marco aveva cancellato (o bloccato) De Santis dai propri contatti, ovvero aveva cancellato la sua foto/profilo». Un passo falso che non è passato inosservato agli occhi degli inquirenti e che ha contribuito a supportare l’ipotesi di fuga di Antonio che ha portato a far scattare il fermo lo stesso 28 settembre, a una settimana dall’omicidio.

 

antonio de marco daniele de santis eleonora manta antonio de marco daniele de santis eleonora manta

La visita in carcere della sorella

A 14 giorni dal duplice delitto, inizia oggi una settimana in cui si approfondirà la ricerca di riscontri per verificare l’attendibilità della confessione di Andrea arrivata dopo il fermo. È atteso per oggi, infatti, il conferimento ai Ris di Roma dell’incarico di eseguire accertamenti tecnici sulle tracce biologiche e sulle impronte di Antonio.

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Che ieri, in carcere (dove si trova in regime di sorveglianza continuata), ha ricevuto la visita della sorella Mariangela: un’ora di colloquio nell’istituto di Borgo San Nicola di Lecce, in cui la ragazza — nel primo incontro che il reo confesso ha avuto con un membro della famiglia dopo una settimana di detenzione — avrebbe chiesto ad Antonio di raccontare tutta la verità. A partire dal principale punto oscuro della vicenda: il movente.

 

 

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