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Il governo messicano sta nascondendo centinaia, o forse migliaia, di morti per coronavirus a Città del Messico, licenziando coloro che riferiscono che nella capitale ci sono il triplo delle vittime. È quanto si legge in un reportage del New York Times che ha esaminato come nel Paese la situazione sia grave e come le autorità continuino a nascondere il drammatico bilancio delle vittime
I medici negli ospedali raccontano di come nella Capitale la realtà venga nascosta: in alcuni nosocomi i pazienti giacciono sul pavimento, distesi su materassi. Le persone anziane vengono appoggiate su sedie di metallo perché non ci sono abbastanza letti, mentre i pazienti vengono rimbalzati e mandati a cercare posti letto in altri ospedali non specializzati. Molti di loro muoiono prima di aver trovato un ospedale pronto a ricoverarli.
Secondo i dati a Città del Messico ci sono stati 2.500 morti per il virus o per gravi malattie respiratorie che i medici sospettano siano correlate al Covid-19. Eppure per il governo federale i morti sono circa 700 nell'area che comprende Città del Messico e i comuni alla sua periferia.
A livello nazionale, il governo federale ha riferito di circa 3.000 decessi confermati a causa del virus, oltre a circa 250 sospettati di essere correlati, in un paese di oltre 120 milioni di persone. Ma gli esperti affermano che il Messico non ha idea di come si stia diffondendo il virus tra la popolazione visto il numero irrisorio di tamponi effettuati: solo 0,4 persone su 1.000 nel Paese sono state testate per il virus.
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