Se è vero che ci sono molti modi per rendere inservibile un iPhone smarrito o rubato tanto da trasformarlo in un oggetto inutile, è altrettanto vero che molti riescono comunque a trovare nuova vita - per esempio con metodi di sblocco sempre più sofisticati - una volta che sia stato perso o illecitamente sottratto. Per questo Apple ha deciso che gli iPhone che risultino appunto smarriti o rubati non dovranno essere più sottoposti ad alcun tipo di assistenza negli Apple Store così come nei punti tecnici autorizzati.
Stando a una nota interna ottenuta da MacRumors, infatti, gli operatori di questi negozi verranno avvisati se il dispositivo che hanno per le mani è segnalato come tale nel registro dei dispositivi Gsma, dove attraverso l’Imei - l’International Mobile Equipment Identity, il codice univoco di 15 cifre che indica un terminale mobile, telefoni come modem - si potranno ricavare le informazioni del caso, integrate nei sistemi e app di customer service Gsx Global Service Exchange o MobileGenius a disposizione dei dipendenti della Mela.
Il registro dei dispositivi Gsma, gestito per altro dalla medesima società che organizza ogni anno la più importante fiera di settore, il Mobile World Congress di Barcellona, è un database globale amministrato per conto degli operatori di settore che consente appunto di identificare i dispositivi, associandoli al numero seriale e all’Imei, in caso di perdita, furto, frode e fornire altri tipi di informazioni, come l’affiliazione di un certo device a piani di pagamento. Il database è consultabile anche dalle forze dell’ordine.
La nuova policy di Apple è appunto progettata per fare in modo di schivare la beffa dopo l’eventuale furto o smarrimento, evitando di impiegare risorse per sistemare un telefono che con ogni probabilità non è nelle mani del legittimo proprietario o beneficiario. Si basa sulle regole esistenti che ad esempio impediscono già ora ai tecnici di rimuovere il blocco di attivazione di un dispositivo a meno che il cliente non possa fornire la prova di averlo effettivamente acquistato.
Non solo furti: Apple non consente neanche di eseguire un intervento o una riparazione quando gli utenti segnalano il proprio dispositivo in modalità smarrito tramite l'app Dov’è (che alcuni forse ricorderanno col vecchio nome di Trova il mio iPhone), che blocca il dispositivo, volendo lo inizializza cancellando i dati e disattivando le carte di Apple Pay e visualizza le informazioni di contatto sulla schermata di blocco.
A questa indicazione si aggiunge dunque adesso anche quella in cui nel registro GSMA l’iPhone sia segnalato come smarrito ma il proprietario non lo abbia segnalato come tale all’interno di Dov’è. La nuova mossa non è stata ancora confermata pubblicamente.
Ma cosa fare nel caso il proprio iPhone fosse rubato o non fossimo più in grado di trovarlo? Anzitutto niente panico: vale la pena cercarlo sull’app Dov’è, accedendo col proprio ID Apple tramite un altro dispositivo, o su iCloud. Se anche Dov’è non è stato attivato, e dunque il telefono non risulta sulla mappa, c’è un modo per proteggere il proprio account. Dopodiché il dispositivo, sempre dall’app, va contrassegnato come smarrito: quando lo si segnala come tale l’iPhone viene bloccato da remoto con un codice e mantiene le informazioni al sicuro.
Questa funzione disabilita anche Apple Pay. Come si diceva è anche possibile mostrare un messaggio personalizzato con le informazioni di contatto a chi dovesse trovarlo. Va poi effettuata denuncia alle forze dell’ordine e, se si è abbonati ad AppleCare+, presentare una richiesta per un iPhone sostitutivo. Come detto, è anche possibile inizializzarlo, richiedere all’operatore telefonico di disabilitare l’utenza ed eventualmente, se il telefono non è coperto da AppleCare+, dissociarlo dal proprio ID Apple.