LA telefonata con Berlusconi registrata dalle olgettine - VIDEO REPUBBLICA
Selvaggia Lucarelli per il suo blog, www.selvaggialucarelli.com
Io non so se ascoltando la telefonata delle due arpie isteriche Sorcinelli/Guerra in preda a un esaurimento nervoso (e di liquidità) mi fanno più orrore loro o Berlusconi.
Loro che urlano "siamo in mezzo a una strada!" che poi sarebbe la loro ubicazione più consona, lui che balbetta "ma io ho dato ieri 160 000 euro per gli arredi di casa di Barbara!" (evidentemente alla Guerra le librerie Billy non piacciono un granché), loro che ribadiscono "ci devi dare 50 a testa, non possiamo neanche più prelevare!", lui che se la fa sotto che manco il toyboy di Corinne Clery a Pechino express, loro che poverine sono tanto stanche di questa situazione quindi "sabato ci ricevi ad Arcore" , lui che "Chiamo Spinelli così risolviamo tutto ma a questo punto non serve che veniate ad Arcore!" e loro due, le arpie assatanate: "No, noi ad Arcore ci veniamo lo stesso!".
Davvero. La mestizia più totale. Lui un vecchio rincoglionito sotto ricatto, Guerra e Sorcinelli due che ti fanno venire nostalgia di Stalin e quei bei campi di lavoro in Siberia. In fondo, a intuito, il lavoro è l'unica esperienza estrema che le due non hanno mai provato. Sarebbe ora.
barbara guerra alessandra sorcinelli
"NON ABBIAMO PIÙ UNA LIRA, DACCI 50 A TESTA". COSÌ LE OLGETTINE CHIEDEVANO DENARO A BERLUSCONI
Estratto dell'articolo di Marco Mensurati ed Emilio Randacio per ''La Repubblica''
Soldi per continuare a vivere. Soldi per ripartire a Miami, dopo "quattro anni di m...". Il 20 giugno del 2013, dal telefono di Alessandra Sorcinelli, parte una telefonata verso un'utenza in uso a Silvio Berlusconi. A fianco di una delle più assidue frequentatrici del Bunga bunga di Arcore, c'è Barbara Guerra. Le ragazze decidono di registrare la conversazione con il loro telefono cellulare. Registrano, e filmano contemporaneamente il dialogo con l'ex Cavaliere.
Questa è una delle 11 conversazioni depositate agli atti del procedimento milanese dei pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, in cui Berlusconi e altri 30 imputati, rischiano il rinvio a giudizio con accuse che parlano di corruzione giudiziaria e falsa testimonianza. Denaro - sospetta l'accusa - in cambio del silenzio sulle vere finalità del Bunga bunga e delle presunte "cene eleganti".
Questa conversazione è stata recuperata dalla memoria dello smartphone in uso a una delle ragazze. Lo scandalo Ruby è scoppiato nell'ottobre del 2010. E, da allora, le ospiti subiscono perquisizioni, interrogatori, convocazioni in Tribunale, per raccontare lo svolgimento delle feste dell'allora presidente del Consiglio. Berlusconi - questo il canovaccio dell'accusa -, pur di non veder pubblicamente emergere la verità dei suoi festini, avrebbe iniziato a pagare le ragazze.
Contratti sui canali Mediaset, oppure denaro in contante - si quantificano spese per un totale di 10 milioni di euro -, auto o appartamenti. Quando nel Ruby bis il Tribunale di Milano ordina di indagare una trentina di testimoni per falsa testimonianza e scoppia il caos. Apparentemente i versamenti si interrompono, anche se molte ragazze non demordono. Questo filmato dimostra l'insistenza con la quale Sorcinelli e Guerra pretendono il denaro da Berlusconi.
"Dopo quattro anni di m....". Le due ex presentatrici e modelle dalla telefonata informano l'ex Cavaliere "di non avere più una lira". E dalla conversazione richiedono - così si intuisce - 50mila euro a testa, sembra per un progetto a Miami, in Florida, per avviare una società per produrre costumi da bagno. Berlusconi, dal tono che emerge, è in soggezione. "Ma la scorsa settimana ho pagato 160mila euro per gli arredi della tua casa", cerca di replicare alle richieste.
E, Barbara Guerra, esplode in un motto di rabbia: "Quella non è casa miaaaaa....". Il riferimento è alle due ville da un milione di euro a Bernareggio, alle porte di Milano, che l'ex Cav ha concesso in comodato d'uso gratuito ventennale alle due olgettine. Una soluzione non definitiva, che non sembra essere stata del tutto gradita. "Ci servono i soldi", è l'ultimatum lanciato dalle ragazze, con un tono tutt'altro che rassicurante. Berlusconi le invita per il sabato seguente ad Arcore, ma la risposta è tutt'altro che rassicurante: "Sì, così ci racconti ancora le barzellette....".
Alla fine, Sorcinelli e Guerra - stando a questa conversazione che si trova anche tra le carte inviate alla Commissione per le autorizzazioni a procedere -, sembrano ottenere ciò che chiedono. Berlusconi, con un tono quasi intimorito, garantisce che chiamerà il suo ragioniere, Giuseppe Spinelli, per sbloccare la situazione: "Cinquanta a testa", è la richiesta che si capta dalla cornetta.
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