Malcom Pagani per "Il Fatto Quotidiano" - Gennaio 2012
La pistola sul tavolo non c'è più: "Non era una leggenda. La mettevo in vista che ricevessi amici o ospitassi nemici". Con la schiena a pezzi, la lingua feroce e i ricordi da ordinare in un prossimo libro, Giuseppe Ciarrapico non teme per sé: "Ho 77 anni, ma la morte è solo un aspetto della vita. Ho paura della sofferenza fisica, ma intanto vado avanti. Fermo non so stare". Nel giorno in cui le terme di Fiuggi passano agli inglesi, l'uomo che fu anche re delle minerali, apre il rubinetto. Acqua a colori. Acqua in bianco e nero.
Senatore, il presente italiano?
Monti e Napolitano possono racconta' quello che je pare, ma ogni giorno aumentano benzina, pane e companatico. Il paese non è disperato. È rassegnato, che è peggio. Io il senatore lo faccio seriamente, ogni fine settimana salgo in macchina e batto le province.
Incontra rabbia?
Una specie di miracolo. L'unico che tiri, interessi o appassioni è Berlusconi. Lo ritroveremo presto al comando.
Per adesso c'è Mario Monti.
Da un momento all'altro je staccano la spina. Qui stanno tutti a perde voti. Lo stesso Pd è in difficoltà, la Camusso li sta a massacra'. Comunque sa quale è il problema del governo Monti?
Quale senatore?
Che so' troppo brutti. I tecnici li conosco. Arrivano per l'emergenza, giocano a fare gli umili e poi non se ne vanno più. Monti si candiderà al Quirinale. Garantito. Bisogna vede' come la prende il compagno che occupa quel posto.
Il presidente Napolitano?
Siamo in mano a un governo catto-comunista come mai nella storia d'Italia. L'altra notte l'ho rivisto in tv il Presidente, al funerale di Togliatti.
Era il 1964.
Un giovane Napolitano che teneva lo striscione "comunisti sempre". Vojo ancora capi' chi dalla nostra parte ha favorito la sua ascesa. Mi dicono Letta, ma non ci credo. Gianni è un uomo prudente e il miglior uomo politico che abbia l'Italia. Io sogno un finale diverso.
Quale?
Che presidente della Repubblica diventi Letta in gara con Monti sostenuto dai compagnucci. Deve vede' come la Finocchiaro e la banda sua si spellano le mani appena il neo premier pronuncia una vocaletta. Poi c'è Nichi Vendola, che je lo dico a fa'?
Ha problemi con Vendola?
Ho un forte odio pe' i gay.
Senatore lei è omofobo.
Mi danno fastidio, che ce posso fa'? So' come Berlusconi io, mi piacciono le donne. C'ho la stessa malattia che Lando Fiorini attribuisce a Silvio nostro.
Quale malattia, senatore?
La sorchite. Che in Italia è più di una religione . Le racconto una cosa. Nel '76, ai tempi della scissione di Democrazia Nazionale, fummo costretti a comprare una foto compromettente di Almirante. Mario Tedeschi, mio socio, mi chiamò allarmatissimo: ‘Giorgio ha chiuso'.
Cosa c'era nella foto?
Almirante, in 500, con una giornalista chinata su di lui. Facemmo una colletta, l'acquistammo e gliela consegnammo. Lui fu gelido: ‘Avete sbagliato. Avrei rischiato se mi avessero trovato con un uomo, ma un politico sorpreso a scopare, vince sempre'.
Almirante non c'è più.
L'idea non muore, anche se mi manca. Mi ricordo il giorno del funerale, con Montanelli che al passaggio del feretro si tolse il cappello e 40 anni di vita insieme . I moti di Reggio, i golpe da operetta, gli scontri. Grande uomo.
I golpe da operetta?
Una barzelletta. Tutti, nessuno escluso, dal '64 in poi. Almirante mi telefonava: ‘Peppe, mi hanno detto che stasera ci sarà il colpo di Stato'. Io dubitavo: ‘Ma Giorgio ancora credi a queste fregnacce?' Poi prendevamo la macchina e andavamo a Tor di Quinto. Attendevamo una mossa dei lancieri di Montebello, ma regolarmente, rimaneva tutto quieto. Si possono prendere sul serio attrezzi come Giannettini e Stefano Delle Chiaie?
I politici di oggi?
Mi annoio. Ho tre tasti davanti, voto quel che c'è da votare, mi diverto solo quando qualcuno mi dà del fascista. Per me è molto più di una medaglia.
Il terzo polo?
Una tristezza che non je so di'. Fini, Rutelli, come se chiama quell'altro str...?
Di chi parla senatore?
Di Casini, ma perché non si gode sereno i soldi di Azzurra Caltagirone?
Speranze italiane? Ha visto il progetto Della Valle-Montezemolo?
Della Valle sembra Fracazzo da Velletri.
Secondo Fini lei non avrebbe dovuto essere eletto.
E infatti sto qui. I rapporti tra noi, sono come si dice a Roma "a cazzo in faccia". Al Senato je lo dissi ‘Chi tradisce una volta tradisce sempre, hai ordinato le kippah per il nuovo partito?'. Lui si vendicò sostenendo che fossi antisemita.
E lei lo è?
Non scherziamo. Comunque a Fini mi pento di aver fatto rompere solo il naso. Conosce la storia, no?
Non proprio Senatore.
Era il '75. Avevano appena ucciso Mantakas a Roma. Duecento ultras, giovani e missini, arrivarono sotto la sede del Secolo d'Italia chiedendo di parlare con Almirante. Fini si agitò e prese qualche cazzotto. Made in Ciarrapico.
Se ne vanta?
E certo. Recentemente ha provato a far pace. Andava dagli amici: ‘Perché Peppino fa così con me?'. L'ex sindaco di Latina, Zaccheo, fece da ambasciatore. Ci incontrammo
negli uffici di Fini e lui partì male: ‘Peppino, vorrei invitarti a pranzo ma dovremmo passare per il Transatlantico, non è il caso'.
Si vergognava?
Esattamente. Allora ho ribadito: ‘Tu sei un traditore dalla a alla z'.
Andreotti per lei era "Il principale".
Per l'odio che pulsava nei confronti di Giulio e Geronzi finii anche in carcere per 40 giorni. L'amico Di Pietro voleva colpirli, pagò Peppino per tutti quanti.
Geronzi è tramontato. Se l'aspettava?
L'ho creato io. L'ho inventato io, ma Geronzi è uno che non sa né odiare né amare e cadere, era il minimo che gli potesse capitare. In ogni caso Geronzi sta ancora a galla, carico di soldi, ci sono crepuscoli assai peggiori.
Cosa è stata la Dc?
giuseppe ciarrapico e silvio berlusconi
Un'anestesia durata 30 anni.
Bisignani lo conosce?
Grande amico mio.
Uomo potente?
Macché, è una farsa. L'unico potere di Gigi è essere stato con la Santanchè.
Licio Gelli?
Lui era ed è una cosa seria. Sono in ottimi rapporti con il maestro.
E la Massoneria?
Ne sento odore da tutte le parti, anche ai piani altissimi del Parlamento. Grembiulini puliti, nuovi di zecca.