ARNAULT TORNA A FAR SHOPPING A MILANO – L’UOMO PIÙ RICCO DEL MONDO HA COMPRATO CASA DEGLI ATELLANI, LA DIMORA DI CORSO MAGENTA A MILANO, FAMOSA ANCHE PER LA VIGNA CHE FU DI LEONARDO: IL PREZZO DELL’OPERAZIONE RIMANE TOP SECRET COSÌ COME IL FUTURO UTILIZZO DELLA MEGA CASA – GIÀ NEL 2013 L’IMPRENDITORE FRANCESE AVEVA MESSO LE MANI SU UN GIOIELLO DELLA CITTÀ MENEGHINA: LA PASTICCERIA COVA DI VIA MONTENAPOLEONE CHE…

-

Condividi questo articolo


Matteo Persivale per il “Corriere della Sera”

 

la casa degli atellani 9 la casa degli atellani 9

La scritta «Faire sans dire» cioè «fatti non parole», «fare senza parlare» letteralmente, motto milanesissimo, fa bella mostra di sé nella sala dello Zodiaco della cinquecentesca Casa degli Atellani, gioiello architettonico di corso Magenta, uno degli edifici più famosi di Milano, e anche se la scritta è di un secolo fa - risale al restauro novecentesco di Piero Portaluppi - possiamo dire che l'architetto si era portato avanti: Casa degli Atellani infatti è passata di mano, dai discendenti dell'imprenditore e senatore Ettore Conti (1871-1972) e di Portaluppi (1888-1967) al gruppo LVMH del francese Bernard Arnault, uomo più ricco del mondo ( Forbes lo conferma) con i suoi 169.8 miliardi di euro di patrimonio adesso che i guai del titolo Tesla e le spese per Twitter (costato 44 miliardi) hanno fatto retrocedere Elon Musk.

bernard arnault bernard arnault

 

Settantatré anni, nato a Roubaix, chief executive officer di LVMH che controlla marchi come Vuitton, Bulgari, Dior, Fendi, Givenchy oltre allo champagne Moët & Chandon, ingegnere laureato all'École polytechnique, collezionista d'arte, Monsieur Arnault aggiunge un altro capolavoro alla sua collezione. Casa degli Atellani fu donata nel 1490 da Ludovico il Moro (che l'aveva comprata per 6 mila lire da un nobile piacentino) a Giacometto di Lucia dell'Atella che decide di rendere uniche - anche con affreschi di Bernardino Luini - quelle che allora erano due case vicine, una più grande e l'altra più piccola.

 

la casa degli atellani 7 la casa degli atellani 7

Otto anni dopo sempre il duca di Milano regala a Leonardo - che stava dipingendo l'Ultima Cena nel refettorio di Santa Maria delle Grazie, proprio lì di fronte - la vigna nei terreni dietro la casa, 16 pertiche (circa 8 mila metri quadrati). Vigna che, scomparsa nei secoli, verrà ricostruita con lavoro certosino (e la collaborazione dell'Università degli Studi) nel 2014 e inaugurata l'anno dopo, per Expo 2015. È l'unica vigna al mondo ancora esistente nel centro d'una metropoli, e produce la stessa malvasia di Leonardo.

 

la casa degli atellani 8 la casa degli atellani 8

Gli Atellani lasciano la casa nel XVII secolo, e i proprietari si avvicendano - i conti Taverna, i Pianca che operano nel 1823 la prima ristrutturazione, e i Martini di Cigala - fino al 1919 quando la compra (in pessimo stato: la moglie rifiutò di traslocare senza che prima venisse restaurata) il senatore Ettore Conti. Figlio di un tabaccaio, ingegnere, imprenditore visionario pioniere dell'elettricità (allora era un settore hi-tech), Conti ha un genero geniale, Piero Portaluppi, che riceve l'incarico di ristrutturarla.

 

arnault arnault

Dopo tre anni di lavori Casa degli Atellani ripensata da Portaluppi viene inaugurata. E proprio a Portaluppi toccherà mettere mano nuovamente all'edificio dopo i bombardamenti del 1943 che oltre a devastare Santa Maria delle Grazie (tranne, miracolosamente, l'Ultima Cena) abbattono i celebri saloni di rappresentanza del primo piano: la sala Omnibus, la sala del biliardo, e il salone degli Specchi.

 

la casa degli atellani 6 la casa degli atellani 6

L'attuale uomo più ricco del mondo, Bernard Arnault, aveva già comprato nel 2013 un gioiello milanese, la Pasticceria Cova di via Montenapoleone, per coincidenza proprio a fianco - la prima cerchia di Milano è minuscola - alla sede della Reale Compagnia Italiana. Nell'assoluta discrezione che ha accompagnato la delicata trattativa per Casa degli Atellani - «Faire sans dire», per l'appunto - non è noto l'uso che LVMH farà dell'immobile. Di sicuro sarebbe bizzarro se il collezionista d'arte proprietario di istituzioni come Chateau d'Yquem (1593) e Moët & Chandon (1743) e Hennessy (1765) decidesse di smantellare la vigna leonardesca così faticosamente riportata in vita.

 

la casa degli atellani 4 la casa degli atellani 4

Attualmente Casa degli Atellani - molto amata dai marchi della moda, che da Dior a Swarovski l'hanno scelta per i loro eventi, e quattro anni fa Dolce & Gabbana vi organizzarono una memorabile sfilata dell'alta moda - è aperta al pubblico per le visite e anche per brevi permanenze in affitto (sei appartamenti, a prezzi consoni con la location). Chi teme per la possibile chiusura ai visitatori di un capolavoro portaluppiano, c'è sempre Villa Necchi Campiglio di via Mozart che l'ultima proprietaria lasciò in eredità al Fai (Fondo Ambiente Italiano).

la casa degli atellani 3 la casa degli atellani 3 bernard arnault bernard arnault la casa degli atellani 12 la casa degli atellani 12 la casa degli atellani 11 la casa degli atellani 11 Bernard Arnault Bernard Arnault bernard arnault bernard arnault la casa degli atellani 17 la casa degli atellani 17 Bernard Arnault Bernard Arnault dettaglio atellani 2 dettaglio atellani 2 dettaglio atellani 3 dettaglio atellani 3 2 casa degli atellani 2 casa degli atellani la casa degli atellani 1 la casa degli atellani 1 la casa degli atellani 10 la casa degli atellani 10 dettaglio atellani 1 dettaglio atellani 1 la casa degli atellani 13 la casa degli atellani 13 la casa degli atellani 14 la casa degli atellani 14 dettaglio atellani 4 dettaglio atellani 4 la casa degli atellani 15 la casa degli atellani 15 la casa degli atellani 16 la casa degli atellani 16 la casa degli atellani 18 la casa degli atellani 18 la casa degli atellani 19 la casa degli atellani 19 la casa degli atellani 20 la casa degli atellani 20 la casa degli atellani 2 la casa degli atellani 2 la casa degli atellani 5 la casa degli atellani 5

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – COME MAI NETANYAHU HA CACCIATO IL POPOLARISSIMO MINISTRO DELLA DIFESA ISRAELIANO, YOAV GALLANT? LA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE 2023 DI GALLANT AVREBBE MANDATO FUORI DI TESTA “BIBI” – LE MALDICENZE A TEL AVIV: GLI OO7 DELLO SHIN BET E IL PREMIER AVREBBERO LASCIATO MANO LIBERA AD HAMAS DI PROPOSITO, AFFINCHÉ LA STRAGE OFFRISSE UN PRETESTO PER SPIANARE DEFINITIVAMENTE GAZA - CHE SUCCEDE A GAZA CON TRUMP ALLA CASA BIANCA? DUE COSE SONO CERTE: AL TYCOON NON GLIENE FREGA NIENTE DEL MEDIORIENTE, E DETESTA L’IRAN....

DAGOREPORT – GLI OBAMA, I CLINTON E LE PELOSI HANNO SULLA COSCIENZA LA BRUCIANTE SCONFITTA DI KAMALA HARRIS (UNA CHE ALLE PRIMARIE DEM DEL 2020 ARRIVÒ ULTIMA) - CON IMPERDONABILE RITARDO HANNO AGITO PER TROVARE UN SOSTITUTO DI JOE BIDEN - LO STATO COGNITIVO DEL PRESIDENTE ERA NOTO A TUTTI DA ANNI: BASTAVA FARGLI FARE UN PASSO INDIETRO PER TEMPO E COSTRUIRE UNA CANDIDATURA LEGITTIMATA DALLE PRIMARIE, ANZICHE' IMPOSTA, A TRE MESI DAL VOTO, DAL TIGNOSO BIDEN (O PASSO IL TESTIMONE ALLA MIA VICE O NON MI RITIRO DALLA CORSA)...

DAGOREPORT – PER DIMOSTRARE CHE È CAMBIATA L’ARIA AL CSM, LA MELONA HA VOLUTO FORZARE LA MANO INCONTRANDO IN SEGRETO IL VICEPRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI - MA LA STATISTA DEL COLLE OPPIO HA DIMENTICATO UN DETTAGLIO FONDAMENTALE: IL CAPO DEL CSM È IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. E MATTARELLA, PUR AVVERTITO INFORMALMENTE, HA PRESO MALISSIMO L'IRRITUALE VISITA DEL SUO VICE PINELLI A PALAZZO CHIGI. E IL SOLITO UCCELLINO HA SPIFFERATO TUTTO – È L’ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DEL RAPPORTO DISASTROSO DI “IO SO’ GIORGIA” CON IL DEEP STATE - LA VERA DIFFERENZA TRA LA “NANA MALEFICA” (COPY CROSETTO) E BERLUSCONI? MANTOVANO NON È GIANNI LETTA…

DAGOREPORT – QUANDO IL NOVELLO SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO, MARK RUTTE, DICE: “CONTINUEREMO A ESSERE A FIANCO DELL’UCRAINA”, LO SA CHE IL PRIMO ''AZIONISTA'' DELLA NATO DA GENNAIO SARÀ TRUMP? - E TRUMP HA GIA' ANNUNCIATO CHE VUOLE CHIUDERE SUBITO LA GUERRA CEDENDO A PUTIN IL DONBASS E CRIMEA E COSTRINGENDO ZELENSKY ALLA PACE, MINACCIANDO DI TOGLIERGLI ARMI E SOLDI - A QUEL PUNTO, CHE FARÀ L’UNIONE EUROPEA? E LA TURBO-FAN DI KIEV GIORGIA MELONI, DA BRAVA CAMALEONTE, S’ADEGUERÀ ALLA NUOVA LINEA TRUMPIANA O RIMARRÀ ABBRACCIATA A ZELENSKY?

DAGOREPORT – DITE ADDIO ALLA MELONI BIDENIZZATA: ARRIVA TRUMPONE E LA DUCETTA CAMALEONTE SI TRASFORMERÀ NELLA PIÙ FEDELE FAN DEL CIUFFO ARANCIONE DI MAR-A-LAGO – GRAZIE AI BUONI UFFICI DI ELON MUSK, CON CUI “COLTIVA LA SUA RELAZIONE” (“LE MONDE” DIXIT), LA PREMIER AVRÀ GIOCO FACILISSIMO PER RIENTRARE NEL CUORE DEL TYCOON. CHE FINIRÀ PER PRIVILEGIARE IL RAPPORTO CON “I AM GIORGIA”, A DISPETTO DI QUELLO COL SUO FOLLOWER ITALIANO NUMERO UNO, MATTEO SALVINI - QUESTIONE DI POTERE: LA MELONI È PREMIER E PUÒ ESSERE UN CAVALLO DI TROIA UTILE IN UE. IL "PATRIOTA" SALVINI A BRUXELLES NON CONTA UN CAZZO...