È ARRIVATO ROBOCOP (MA SI CHIAMA XAVIER) - A SINGAPORE STANNO SPERIMENTANDO L'USO DI ROBOT-POLIZIOTTI PER PATTUGLIARE LE STRADE. LE MACCHINE, SOPRANNOMINATE "XAVIER", SI MUOVONO SU DUE RUOTE E SONO DOTATE DI SETTE TELECAMERE - IL LORO COMPITO E' LANCIARE AVVERTIMENTI A CHI METTE IN ATTO "COMPORTAMENTI SOCIALI INDESIDERABILI" COME FUMARE IN AREE VIETATE, PARCHEGGIARE IN MODO IMPROPRIO O VIOLARE LE NORME ANTI COVID... - VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

Erminia Voccia per “il Messaggero”

 

Robot Xavier a Singapore Robot Xavier a Singapore

Fa pensare a RoboCop il nuovo agente di pattuglia entrato ufficialmente in servizio a Singapore. La citta Stato popolata da quasi 5 milioni e mezzo di persone sembra immersa in un mondo distopico, immaginario. Ma non è un film di fantascienza, Xavier, il robot-poliziotto, alto quasi due metri e dotato di quattro ruote e sette telecamere, perlustra le strade e mette in riga le persone responsabili di comportamenti sociali indesiderati. Per il governo, è uno strumento utile a combattere l'inciviltà.

 

Xavier lancia messaggi preregistrati a chiunque stia commettendo un'irregolarità, come fumare in zone dove non è consentito, parcheggiare la bicicletta in modo sbagliato, parlare ad alta voce al telefono, non indossare correttamente la mascherina o violare le norme sul distanziamento sociale.

 

SENSORI E TELECAMERE

Robot Xavier a Singapore 2 Robot Xavier a Singapore 2

Grazie ai numerosi sensori già in uso per i veicoli a guida autonoma, il robot-poliziotto si muove con agilità ed evita qualsiasi tipo di ostacolo, dai pedoni alle auto. Le telecamere trasmettono un flusso continuo di immagini alla centrale di controllo, dove agenti in carne e ossa visionano il materiale inviato dal robot.

 

Così, possono venire a conoscenza di tutto, anche di quelle infrazioni che sfuggirebbero ai controlli. Durante la sperimentazione a inizio ottobre, Xavier ha preso di mira un gruppo di anziani impegnati a giocare a scacchi: «Massimo 5 persone per gruppo!», ha intimato. Per Ong Ka Hing, dell'agenzia governativa che ha sviluppato il progetto, i robot risolvono un problema di scarsità di forza lavoro a fronte di una popolazione sempre più vecchia.

 

Robot Xavier a Singapore 3 Robot Xavier a Singapore 3

Ma i robot come Xavier sono soltanto l'ultima arma di un arsenale a disposizione di uno Stato sempre più interessato a sorvegliare i propri cittadini. A Singapore ci sono 90mila videocamere di sicurezza, un numero destinato a raddoppiare entro il 2030. Di recente, è stato avviato un progetto pilota per l'installazione di pali della luce predisposti per il riconoscimento facciale.

 

La tecnologia diventa sempre più invasiva e le organizzazioni pro diritti umani avvertono dei rischi per la privacy. Singapore è stata spesso criticata dai gruppi che agiscono a tutela delle libertà civili perché gli abitanti dell'isola non avrebbero la piena padronanza di ciò che accade ai loro dati. Come spiega Lee Yi Ting, attivista esperta in materia digitale: «La sensazione è che la gente debba stare attenta a ciò che dice e a ciò che fa. A Singapore tutto questo avviene in misura molto maggiore che in altri Paesi».

 

Robot Xavier a Singapore 4 Robot Xavier a Singapore 4

LIBERTÀ CIVILI

Non a caso, per il 2021 l'organizzazione non governativa internazionale Freedom House ha assegnato un punteggio di 29 su 60 a Singapore proprio nella materia del rispetto delle libertà civili. Quest'anno l'opinione pubblica è rimasta scossa quando le autorità hanno ammesso che i dati raccolti per il tracciamento dei contagi sono finiti nelle mani della polizia.

 

Per questo, il governo locale si è affettato a varare una legge per limitare l'uso delle informazioni sensibili. Tuttavia, non ci sarebbero abbastanza limiti all'azione del governo e norme adeguate a difesa della privacy, sostiene Indulekshmi Rajeswari, avvocato di Singapore ora di base in Germania, citato dal Guardian. 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!