Estratto dell’articolo di Flavia Amabile per “La Stampa”
taxi alla stazione termini di roma
È incostituzionale e ha danneggiato gli utenti il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni per taxi e Ncc. La Corte Costituzionale ha depositato ieri la sentenza numero 137 prendendo posizione sui disagi sopportati da abitanti e turisti di Roma, Milano e molte altre città italiane dove i taxi sono introvabili.
I giudici della Consulta hanno dichiarato illegittimo l'articolo 10-bis, comma 6, del Dl n. 135 del 2018 che prevedeva l'istituzione, presso il Centro elaborazione dati del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di un registro informatico pubblico nazionale delle imprese titolari di licenza per il servizio taxi effettuato con autovettura, motocarrozzetta e natante e di quelle di autorizzazione per il servizio di noleggio con conducente effettuato con autovettura, motocarrozzetta e natante.
E prevedeva che dalla data di entrata in vigore del decreto e fino alla piena operatività dell'archivio informatico pubblico nazionale delle imprese titolari di licenza taxi e di autorizzazione Ncc non era consentito il rilascio di nuove autorizzazioni. Proprio questo divieto, secondo la Corte Costituzionale, ha permesso, per oltre cinque anni, «all'autorità amministrativa di alzare una barriera all'ingresso dei nuovi operatori», compromettendo gravemente «la possibilità di incrementare la già carente offerta degli autoservizi pubblici non di linea».
[…] È rimasta del tutto inascoltata - osserva la sentenza - la preoccupazione dell'Autorità garante delle concorrenza e del mercato - volta a evidenziare che «l'ampliamento dell'offerta dei servizi pubblici non di linea risponde all'esigenza di far fronte ad una domanda elevata e ampiamente insoddisfatta, soprattutto nelle aree metropolitane, di regola caratterizzate da maggiore densità di traffico e dall'incapacità del trasporto pubblico di linea e del servizio taxi a coprire interamente i bisogni di mobilità della popolazione».
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«Una sentenza epocale», commenta l'avvocato Valerio Natale dello studio legale internazionale Hogan Lovells che ha assistito l'associazione di categoria Anitrav davanti la Corte Costituzionale. «La Corte - spiega il legale - ha letteralmente smontato lo storico assetto protezionistico a favore dei taxi. Grazie a questa sentenza i Comuni potranno immediatamente risolvere la questione delle file in stazioni e aeroporti rilasciando nuove autorizzazioni Ncc, che potranno operare tramite le app di intermediazione». E gli Ncc ora si aspettano un intervento rapido da parte del governo. […]
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