Estratto dell'articolo di Filippo Fiorini per “La Stampa”
Parlando di rabdomanzia ci si imbatte in sostenitori delle scie chimiche […] comunicati ufficiali dell'ordine dei geologi che invitano la cittadinanza a diffidare[…] Ma, soprattutto, ci si imbatte nell'acqua.
Forse è proprio per questo che i rabdomanti da cinquemila anni sopravvivono alle bastonature del progresso, ricevono compensi in denaro, fondano istituti di ricerca, vengono più o meno segretamente contattati dalle aziende di trivellazione. Vi ricorrono i Comuni che non riescono a trovare la risorsa […] Su Amazon un paio di bacchette da rabdomante costa tra i 15 e i 56 euro.
[…] In Italia, oggi, è difficile dire quanti siano gli addetti ai lavori, ma una stima di un fenomeno in aumento può essere tentata così: i tutorial per imparare su Youtube arrivano a centinaia di migliaia di visualizzazioni. La stragrande maggioranza è stata pubblicata nel 2022. Il listino prezzi parte dal gratuito e a volte supera i 5.000 euro, ma in media sta tra i 500 e i 1.000 euro.
Nell'agosto del 2022 il Comune ligure di Bajardo (Imperia), logorato dalla siccità, ha chiamato il rabdomante Renato Labolani, che avrebbe trovato l'acqua dopo che tre fonti si erano prosciugate. Un mese fa, […] il presidente dell'ordine dei geologi del Veneto, Giorgio Giacchetti, ha detto: «Ultimamente si leggono notizie fuorvianti per gli agricoltori, relative al ricorso alla rabdomanzia per la ricerca di pozzi d'acqua che possano ovviare al problema della siccità, ma non c'è pratica peggiore che si possa adottare. Ammesso che si trovi l'acqua, una consulenza di questo tipo non fornisce alcuna indicazione utile alla gestione del territorio, anzi è solo dannosa».
Gli argomenti contro i rabdomanti sono diversi: che scavando in un punto a caso prima o poi l'acqua si trova; che non conoscano l'ammontare del giacimento, oppure che sappiano riconoscere i segni in superficie che indicano l'acqua sotto. […] Ma allora perché il rabdomante riesce dove a volte tecnici e macchinari falliscono?
[…]Carmelo Aricidiacono - che è molto meno titolato, sta a Catania e si accontenta di un'offerta libera da parte dei clienti - sottolinea, […], che «non contano il pendolo, la forcella di legno o le bacchette, sono le nostre mani che si muovono. Lo strumento è solo un indicatore». Ecco, è vero, loro stessi faticano a spiegare perché, ma chi li chiama cerca l'acqua, non le prove. —