Corte Suprema nega stop all'esecuzione di un detenuto in Texas
(ANSA) - La Corte Suprema degli Stati Uniti ha negato la sospensione dell'esecuzione di un uomo autistico condannato per omicidio sebbene i suoi avvocati fossero riusciti a ottenere un rinvio dell'ultimo minuto da un giudice in Texas.
Robert Roberson, 57 anni, sarebbe dovuto morire per iniezione letale nel penitenziario statale di Huntsville a mezzanotte per la morte nel febbraio 2002 della figlia di due anni, Nikk, nonostante le prove sostanziali di una condanna ingiusta. Un gruppo bipartisan di 86 legislatori del Texas ha chiesto clemenza per Roberson, citando "voluminose nuove prove scientifiche" che mettono in dubbio la sua colpevolezza.
L'uomo è uno dei due condannati a morte che devono essere giustiziati nelle prossime ore negli Stati Uniti. L'altro, Derrick Dearman di 36 anni, sarà messo a morte tramite iniezione letale in Alabama per l'omicidio, nel 2016, di cinque persone imparentate con la sua ragazza. Dearman ha confessato gli omicidi e ha abbandonato gli appelli contro la sua condanna a morte. Roberson, tuttavia, ha sostenuto la sua innocenza e il suo avvocato, Gretchen Sween, ha affermato che ci sono "nuove prove mediche e scientifiche schiaccianti" che dimostrano che sua figlia è morta per "cause naturali e accidentali, non per abuso".
Detenuto giustiziato in Alabama con l'iniezione letale
(ANSA) - E' stato giustiziato in Alabama un detenuto che aveva ammesso di aver ucciso cinque persone con un'ascia e una pistola nel 2016. Derrick Dearman, 36 anni, è stato dichiarato morto alle 18:14, ora locale nella prigione di Holman. Legato a una barella prima dell'iniezione letale ha chiesto scusa ai familiari delle vittime e alla sua famiglia. "Perdonatemi. Questo è per voi. Vi amo tutti", le sue ultime parole.
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