Andreina Baccaro per https://corrieredibologna.corriere.it
Un noto locale tra Bologna e San Lazzaro dove il venerdì sera si fa festa: si mangia, si balla, si beve. Ai tavoli facoltosi imprenditori, avvocati, notai, qualche sportivo, uno stilista e ragazze bellissime in vena di divertirsi. È uno degli organizzatori, imprenditore 46enne molto conosciuto nel mondo della movida bolognese perché in passato ha gestito anche una nota discoteca, a invitare giovani ragazze che sa essere disposte a concedersi per qualche grammo di cocaina o qualche regalo.
La ricostruzione degli inquirenti
È così che funzionano le sue serate secondo i carabinieri del nucleo investigativo e il pm Stefano Dambruoso che, dopo aver chiuso il cerchio sul giro di festini a base di sesso e coca di Villa Inferno, negli ultimi mesi hanno indagato su un altro filone, partito proprio dalle dichiarazioni di una delle testimoni che aveva ricostruito una serata nella villa dell’imprenditore Davide Bacci, dove finì anche una minorenne.
La teste in questione, una 25enne, ha raccontato di essersi trovata a Villa Inferno in compagnia del 46enne, di aver visto molti personaggi facoltosi della città accompagnati da ragazze molto giovani, ma anche che il suo accompagnatore, che organizza un altro genere di serate del tutto lecite, nei suoi party fa invece incontrare offerta e domanda, tra ospiti facoltosi a caccia di sesso e cocaina, e giovani donne disposte a concedersi in cambio di droga e regali.
I frequentatori delle feste
Le sue feste sono frequentate anche ex appartenenti alle forze dell’ordine, qualcuno ancora in servizio, poi uno stilista, un notaio, agenti immobiliari, avvocati e imprenditori. La stessa versione è stata fornita anche da altre quattro o cinque ragazze che frequentano le serate. Nei mesi scorsi sono state sentite decine di persone, tutti facoltosi frequentatori della serate e la versione sarebbe sempre la stessa. Per questo il 46enne è indagato per spaccio e favoreggiamentodella prostituzione. Dalle intercettazioni sarebbe emerso un quadro abbastanza chiaro: gli uomini prenotano un tavolo e gli chiedono «mi raccomando, mettici le ragazze», ma anche polvere bianca.
Il giallo della morte di uno sportivo bolognese
Ma non è finita: perché indagando e sentendo i testimoni i carabinieri sono venuti a conoscenza delle voci che circolano sulla morte di uno sportivo bolognese, stroncato alcuni anni fa da un infarto proprio al termine di una serata. L’ipotesi è che a causare l’arresto cardiaco possa essere stata proprio una dose di cocaina ceduta da qualcuno dello stesso giro della nuova inchiesta.
Nonostante il tempo trascorso, anche per quella morte sospetta è stato aperto un fascicolo per morte in conseguenza di altro reato e spaccio, in cui c’è un indagato. Sull’inchiesta sui party in cui girano cocaina e giovani escort, un altro terremoto che fa tremare la Bologna della notte dopo Villa Inferno, c’è stata invece una strana fuga di notizie, arrivata all’orecchio dell’indagato principale e sulla quale non è escluso che gli inquirenti vogliano vederci chiaro.