UNA BOMBA SANITARIA DENTRO UNA BOMBA UMANITARIA – CON LA GUERRA CHE INCOMBE MILIONI DI UCRAINI LASCERANNO IL LORO PAESE PER TROVARE OSPITALITÀ IN EUROPA. MA C’È UN PROBLEMA: SOLO IL 35% DEGLI UCRAINI È VACCINATO E LA STRAGRANDE MAGGIORANZA SI RITROVERÀ A VIVERE IN PAESI DOVE VIGONO ANCORA LE RESTRIZIONI DOVUTE AL VIRUS – LA CAMPAGNA VACCINALE IN UCRAINA ERA…

-

Condividi questo articolo


Federico Giuliani per www.true-news.it

 

guerra russia ucraina kiev guerra russia ucraina kiev

La guerra in Ucraina provocherà inevitabilmente una fuga di massa da parte dei civili. Le previsioni fatte da Unhcr, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, e Nato lasciano senza parole: dalle 5 alle 6 milioni di persone lasceranno il loro Paese. Troppo insicuro restare a Kiev e nelle altre città bombardate dalle forze russe. E allora via dall’inferno con qualsiasi mezzo a disposizione: automobili, bus, treni.

 

Chi si è mosso in tempo, prima dell’attacco di Mosca, è riuscito a varcare i confini ucraini senza particolari problemi.

Gli altri, ovvero coloro che avevano scelto di restare, nella speranza che non scoppiasse alcun conflitto, hanno dovuto fare i conti con ostacoli non da poco. A cominciare dalla sempre meno efficienza dei trasporti e dal pericolo di finire sotto il fuoco nemico.

fuga da kiev 19 fuga da kiev 19

 

Ucraina, l’Italia predispone il piano di accoglienza dei profughi

L’esodo dalle zone colpite dai missili ha iniziato a farsi consistente. Molti si sono avventurati a piedi verso i confini dell’Unione europea, in primis verso Polonia e Ungheria. Le associazioni si sono attivate per consentire a quante più persone possibile di abbandonare l’Ucraina.

 

vaccino vaccino

Anche l’Italia ha fatto e farà la sua parte, con il Viminale che – come ha sottolineato La Repubblica – ha predisposto un primo piano di accoglienza: 16mila posti nelle strutture destinate ai migranti, altri 13mila nei Centri di accoglienza straordinaria e circa 3mila nella rete del Sistema di accoglienza e integrazione. Un migliaio di profughi sono già arrivati nel nostro Paese.

La maggior parte di loro ha trovato sostegno a casa di parenti e amici che vivono in Italia. Difficile prevedere quanti saranno gli ucraini che potrebbero rifugiarsi qui, anche se le stime parlano di cifre comprese tra le 800 e le 900mila unità.

 

Profughi e pandemia: solo il 35% degli ucraini è vaccinato

Stazione di Leopoli Stazione di Leopoli

Accanto al dramma della guerra è tuttavia importante sottolineare – e interrogarsi – su un aspetto piuttosto importante: che fine faranno i profughi ucraini non appena saranno giunti all’interno dell’Unione europea? La pandemia di Covid-19 continua a tenere in allerta i governi di mezzo mondo.

 

In Italia lo stato di emergenza cesserà il prossimo 31 marzo, ma resta da capire quando verranno allentate o tolte le varie misure di emergenza per arginare la diffusione del virus. Che cosa c’entra tutto questo con la guerra in Ucraina? C’entra eccome, visto che, a giudicare dai numeri, la popolazione ucraina è una delle meno vaccinate del continente europeo. In generale, a dire il vero, è tutto l’est Europa ad avere tassi di vaccinazione bassissimi.

vaccino 1 vaccino 1

 

Vero che le fasi peggiori dell’emergenza sanitaria provocata dal Sars-CoV-2 sembrano essere alle spalle, ma a Kiev, dove è in corso una fuga di massa, la situazione è preoccupante. Secondo Ourworldindata, soltanto il 35% degli ucraini avrebbe terminato il ciclo vaccinale, mentre l’1,2% sarebbe ancora in attesa di completarlo. E pensare che la campagna vaccinale dell’Ucraina era ripartita lo scorso gennaio, quasi a ridosso dell’escalation militare.

Confine Ucraina Confine Ucraina

 

L’invasione della Russia ha definitivamente tagliato le gambe alla strategia vaccinale del Paese, impegnato adesso in un conflitto con Mosca più che in una battaglia contro il Covid.

 

Profughi ucraini non vaccinati: come si regoleranno Italia ed Europa?

Vale la pena, allora, chiedersi che cosa succederà alle decine e decine di migliaia di profughi ucraini che arriveranno in Europa. Dove, fino a prova contraria, vigono ancora restrizioni abbastanza stringenti per chi non è vaccinato.

bombardamenti ucraina bombardamenti ucraina

 

In Italia, ad esempio, tutto ruota attorno al Green Pass, ossia la certificazione verde che attesta l’avvenuta vaccinazione, di essere negativi ad un test antigenico rapido effettuato nelle ultime 48 ore o al test molecolare nelle ultime 72 ore oppure di essere guariti dal Covid-19 da non più di sei mesi. Questa certificazione è nata su proposta della Commissione europea per agevolare “la libera circolazione in sicurezza dei cittadini nell’Unione europea durante la pandemia di Covid-19”, si legge sul sito del Ministero della Salute italiano.

 

vaccino vaccino

Il Green Pass è lo strumento che, nel nostro Paese, permette di viaggiare, prendere i mezzi di trasporto pubblico e di accedere ai luoghi di lavoro, a scuola, all’università, alle strutture sanitarie, ai locali che offrono servizio di ristorazione e agli alberghi. E ancora: di usufruire di alcuni servizi e partecipare a numerose attività culturali, ricreative e sportive.

 

rifugiati ucraini 9 rifugiati ucraini 9

Che fine faranno i profughi ucraini, molti dei quali non vaccinati? Si potrebbe pensare a una loro vaccinazione non appena giunti in Italia. Ma nel caso in cui qualcuno non avesse intenzione di sottoporsi alla vaccinazione verrebbe quindi escluso dalle suddette attività quotidiane? Il problema in realtà non vale solo per l’Italia, ma per tutti i Paesi europei in cui vigono ancora misure di contenimento anti Covid.

Papa saluta il figlio alla stazione di Lviv Papa saluta il figlio alla stazione di Lviv rifugiati ucraini 8 rifugiati ucraini 8 Vaccino Covid Vaccino Covid rifugiati ucraini 3 rifugiati ucraini 3 rifugiati ucraini 4 rifugiati ucraini 4 rifugiati ucraini 5 rifugiati ucraini 5 vaccino vaccino rifugiati ucraini 6 rifugiati ucraini 6 rifugiati ucraini 7 rifugiati ucraini 7 Volontario si prende cura di un bambino ucraino Volontario si prende cura di un bambino ucraino

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!