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(ANSA) - Il generale dei carabinieri Oreste Liporace, secondo quanto ricostruito nell'inchiesta della Procura di Milano, sarebbe stato corrotto dagli imprenditori Massimiliano e William Fabbro anche tramite diverse borse Louis Vuitton per un valore complessivo di 11.350 euro. Gli accessori griffati sarebbero stati chiesti dal militare agli imprenditori in tre occasioni diverse, tramite "un bigliettino" con la consegna.
"Mi fece avere un biglietto con degli articoli di Vuitton da comprare", ha detto Massimiliano Fabbro in sede di interrogatorio davanti al pm Paolo Storari, spiegando che veniva utilizzata l'espressione "Dovresti farmi avere".
"In teoria uno - ha aggiunto - avrebbe anche potuto aspettarsi il rimborso. In realtà io non l'ho chiesto a lui e lui non me lo ha dato". Quando il pubblico ministero gli ha domandato se avesse collegato l'appalto alle richieste, Fabbro ha risposto: "Certamente. Prima non mi aveva mai chiesto niente, quindi ho collegato".
Tra i beni che sarebbero stati elargiti dagli imprenditori, ci sono poi 22mila euro, un servizio di noleggio auto con conducente in occasione di un soggiorno di Liporace a Milano, biglietti per lo stadio Olimpico per lui e i familiari e anche un biglietto per un evento al teatro alla Scala di Milano.
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