Estratto dell’articolo del “Corriere della Sera”
Un ex ufficiale della Guardia di finanza, e ora dirigente delle Ferrovie dello Stato, rischia di finire a processo con l’accusa di atti persecutori ai danni di una collega nelle forze dell’ordine. L’imputato, Giuseppe De Maio, 58 anni, oggi è il compagno di una pm di Piazzale Clodio. Dove lui comparirà davanti al gup ad aprile. Come riporta il capo d’imputazione pubblicato da La Verità , l’uomo sarebbe arrivato a lanciare sassi con una fionda contro una finestra della casa della donna e a danneggiarne le auto.
L’origine della storia è nel rapporto professionale tra i due che si trovano a lavorare assieme a inizio Duemila e poi si ritrovano vicini di casa nella Capitale qualche anno dopo. Ne nasce una frequentazione sul piano personale che poi, nel tempo, si trasforma in una storia tormentata, fino a quella che la presunta vittima definisce nella sua denuncia come una «relazione tossica» […]
Insieme al corollario di liti, urla, strattonamenti e poi lanci di oggetti, offese, scatti d’ira, principi di aggressione fisica (una mano a stringerle il volto) e ripicche e ritorsioni, agli atti ci sono sette episodi di danneggiamento delle auto della donna. […] Ma De Maio avrebbe esercitato anche forti pressioni psicologiche sulla denunciante, seguendone in strada la figlia, insultando e sminuendo ripetutamente la donna, disprezzandone l’aspetto e denigrandola per questo. […]
La prima denuncia ai carabinieri è del 2021, alla quale seguiranno diverse integrazioni fino al 2022 inoltrato. Una parte di queste riguarda il lancio di sassi e pezzi di asfalto contro la finestra della camera da letto della vittima con una fionda. […] L’episodio infatti si ripete e i carabinieri, arrivati celermente sul posto, trovano in effetti De Maio con una tuta nera e il cappuccio (come descritto dalla donna al telefono) aggirarsi in zona. Altre volte le celle telefoniche lo hanno collocato in posti compatibili con i luoghi dei danneggiamenti e degli altri fatti riportati nella denuncia, e stavolta viene rinvenuta anche la fionda. Ma lui nega di averla usata.