Federica Zaniboni per il Messaggero - Estratti
Un anno fa l'aveva assalita con l'acido, ieri con una coltellata alla schiena. Said Cherrah, 26enne di origini marocchine, già arrestato per stalking nel 2023, è finito nuovamente in manette per l'ennesima aggressione alla ex fidanzata, una donna di 24 anni che adesso si trova ricoverata in condizioni gravissime all'ospedale San Gerardo di Monza. Una escalation di violenza cominciata un anno e mezzo fa e culminata ieri nel parcheggio di un supermercato a Giussano, in Brianza, dove l'uomo le avrebbe teso un vero e proprio agguato.
A quanto accertato dai carabinieri, Cherrah, che si trovava agli arresti domiciliari, avrebbe approfittato di un permesso di uscita per incontrare la donna, violando così il divieto di avvicinamento che era stato emesso in seguito alla prima aggressione.
Il 26enne, rintracciato poco dopo a Broni, in provincia di Pavia, è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio.
L'allarme è stato lanciato intorno alle 13.30, quando l'uomo ha aggredito la ex alle spalle fuori da un supermercato di via Prealpi, colpendola con almeno un fendente alla schiena. I due, a quanto ricostruito, si erano dati appuntamento per parlare e lui l'aveva raggiunta fino a Monza violando il provvedimento. Subito dopo averla assalita, l'ha lasciata lì ferita e si è dato alla fuga.
All'arrivo dei soccorritori e dei carabinieri sul posto, è stata proprio la ragazza a fornire indicazioni sul suo aggressore, spiegando che si trattava dell'ex fidanzato residente nel Pavese. Mentre la donna veniva trasportata in ospedale in codice rosso - dove è tuttora ricoverata, ma fortunatamente non in pericolo di vita -, i militari si sono messi subito sulle tracce di Cherrah, individuandolo poco dopo nei pressi della sua abitazione.
La prima aggressione risale alla fine di ottobre del 2023, dopo che lei lo aveva già denunciato una prima volta per averle distrutto l'auto.
In quell'occasione a Erba, nel Comasco, lui le aveva gettato addosso dell'acido muriatico, un episodio agghiacciante per il quale era stato sottoposto alla misura cautelare dei domiciliari, accusato di stalking e lesioni aggravate. La stessa vittima, in un'udienza del processo ancora in corso, ha ricostruito l'incubo nel quale era stata catapultata quel giorno: «Mi ha presa per i capelli - ha spiegato ai giudici - mi ha buttata contro una ringhiera.
Poi ha aperto il baule e ho visto che prendeva qualcosa. Versava, versava, non finiva mai. Bruciava ma non capivo cosa fosse. "Ti prego, la faccia no", gli urlai io. Lui mi disse di stare zitta e intanto continuava a versare, versare Una quantità infinita. Mi bruciavano gli occhi e le orecchie.
Gridava che mi avrebbe ammazzato». Sentita come testimone, la ragazza ha raccontato che in quell'occasione lui l'aveva contattata tramite i social, dicendole che aveva bisogno di vederla perché era stato vittima di un incidente. «Prima di entrare al lavoro lo vidi arrivare in macchina, io ero con una collega. Lui frenò bruscamente. Tutto è durato cinque minuti.
Mi disse che voleva stare con me, gli risposi che non era possibile».
Poi l'acido gettato addosso. A quanto ha fatto sapere anche l'avvocato Daniela Danieli, che assiste la vittima, la discussione finale del processo per quella vicenda è stata fissata per il 9 gennaio. «Lui le aveva detto "ti ammazzo e ti rovino con l'acido". Adesso si vede che è passato alla fase successiva. La volta scorsa è stata fortunatissima, una signora le aveva buttato un secchio d'acqua evitando che l'acido facesse danni eccessivi. Oggi ha un problema a un occhio, ma non danni permanenti alla vista». Come ha precisato il difensore Roberto Grittini, quanto accaduto ieri sarà stabilito dai rilievi e dalle indagini.
«L'ho sentito verso le 13.30 ha detto il legale - mi ha chiamato per chiedere cosa fare. Mi ha detto che il coltello ce lo aveva lei e che anche lui era ferito. È un amore tossico, patologico. Mi ha detto che era da un bel po' che erano in auto insieme, che si sono dati appuntamento».
(...)