IL CANALE DI PANAMA È A SECCO (ED È UN CETRIOLONE PER I CONSUMATORI) - A CAUSA DELLA SICCITA' DAL PROSSIMO FEBBRAIO POTRANNO ATTRAVERSARLO SOLO 18 NAVI AL GIORNO (ORA 31) - LE COMPAGNIE DI NAVIGAZIONE SI STANNO RIORGANIZZANDO MA È SICURO CHE I MAGGIORI COSTI DI TRASPORTO DELLE MERCI SARANNO PAGATI DAI CONSUMATORI...

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Estratto dell'articolo di Valentina Iorio per www.corriere.it

 

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Le società di trasporto fanno a gara per riuscire a transitare per il Canale di Panama dopo le nuove restrizioni imposte a causa di una delle peggiori siccità mai registrate. Il numero di navi che possono attraversare il canale sarà ridotto ulteriormente nei prossimi mesi.

 

Dalle attuali 31 navi al giorno il limite scenderà a 25 nel corso di novembre per arrivare a sole 18 a partire da febbraio 2024, vale a dire circa la metà delle imbarcazioni che transitano per il canale a condizioni normali. Alcune società pur di ottenere la precedenza nelle liste d’attesa sono disposte a pagare cifre milionarie: il gruppo giapponese Eneos ha pagato quasi 4 milioni di dollari per superare i concorrenti e aggiudicarsi il transito.

 

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[...] Dato che i nuovi vincoli sono stati annunciati per tempo, le compagnie hanno modo di riorganizzare le rotte, ragion per cui d’Amico non vede un rischio di nuovi colli di bottiglia sul fronte delle forniture mentre è certo che sul fronte dei prezzi l’impatto sarà significativo per le aziende coinvolte e anche per i consumatori americani, se le limitazioni dovessero andare avanti oltre febbraio.

 

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La società ha registrato un utile netto di 48,9 milioni di dollari nel terzo trimestre 2023, in aumento rispetto ai 43,6 milioni raggiunti lo scorso anno nello stesso periodo, arrivando a superare i 148 milioni di dollari nei primi nove mesi del 2023. I «La domanda di quest’anno è stata supportata da diversi fattori, tra cui gli stravolgimenti dei flussi commerciali di petrolio a causa delle sanzioni imposte da Ue e Stati Uniti contro la Russia. L’Europa, ad esempio, ha dovuto rifornirsi di diesel negli Stati Uniti, in Medio Oriente e in misura minore in Cina e India. [...]

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