CANNES AL VENTO – IL FESTIVAL PARTE CON IL MOSCETTO “ANNETTE” CHE NON RIESCE A ELETTRIZZARE NEMMENO CON IL CUNNILINGUS DI ADAM DRIVER A MARION COTILLARD. SARÀ UN’EDIZIONE CHE PARLA SOLO FRANCESE A ECCEZIONE DEL MORETTIANO “TRE PIANI” – E POI LE RIGIDE NORME ANTI-COVID INGABBIANO IL FESTIVAL: SEVERI CONTROLLI ALL'INGRESSO DEL PALAIS, UN SISTEMA CHE RENDE DIFFICILE PRENOTAZIONI DI FILM E INCONTRI CON GLI OSPITI – UN PIZZICO DI NORMALITÀ SI RESPIRA SULLA CROISETTE DOVE HANNO SFILATO LA BONISSIMA BELLA HADID, L’ELEGANTE CARLA BRUNI E… - VIDEO

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Stefano Giani per “Il Giornale”

 

la premiere di annette la premiere di annette

Era il 1975, quando una giovanissima Ombretta Colli cantava un motivetto che oggi ha il sapore di una premonizione. Facciamo finta che tutto va ben. Un titolo che questa stagione di (forse) fine pandemia sembra rilanciare nel senso più che nelle note.

 

 Sono passati due anni di paura dall'ultima edizione del Festival (iniziata ieri, chiude il 17 luglio) e la blindata chiusura dei vari stati sembra farsi sentire in questa ripartenza sulla Croisette. Vuoi perché il programma del festival parla rigorosamente francese - un solo film italiano, il morettiano Tre piani - vuoi perché la grandeur schiera le sue dame. Tutte. Le giurate Melanie Laurent e Mylene Farmer cui si aggiunge anche Melanie Thierry. E le attrici, da Isabelle Huppert a Sophie Marceau. Da Catherine Deneuve a Lea Seydoux passando per Marion Cotillard, in passerella ieri sera nel film d'apertura, anche lui rigorosamente di casa.

 

la giuria di cannes 3 la giuria di cannes 3

Annette di Leos Carax è un musical dark senza dialoghi, sostituiti dalla musica e da canzoni provenienti da matrici e repertori diversi. La protagonista è una cantante lirica, il suo compagno (Adam Driver) è uno stand up comedian che farcisce i suoi numeri di tutto un po', spari, battute e anche canto. Il destino di Annette non è felice e, nel corso di una tempesta, viene travolta e muore. Le colpe si abbattono su Henry al quale ha dato una figlia - baby Annette - della quale ora il paparino deve curarsi e nel frattempo vedersela con la legge e i magistrati.

 

jodie foster 6 jodie foster 6

In totale, due ore e venti minuti di grande spettacolo, destinato a entusiasmare chi ama il genere e a disorientare gli altri. Un titolo di grande evasione prima di precipitare nelle cupe atmosfere di una rassegna che continuerà a parlare francese anche nel secondo giorno con il passaggio dell'ultimo lavoro di François Ozon Tout s' est bien passé in cui un anziano, dopo essersi ripreso da un ictus, chiede alla figlia di aiutarlo nell'eutanasia.

 

spike lee spike lee

E sempre Francia, in questo avvio, con l'opera prima di Charlotte Gainsbourg regista, che presenta un biopic docufilm su mamma Jane Birkin. Insomma molto nazionalismo che fa risaltare ancor più le presenze straniere, attese per tornare a dare una matrice internazionale a una rassegna che recupera alcuni dei titoli selezionati per l'edizione mai nata, targata 2020. Un'ambizione che si coglie in modo palpabile e, conoscendo Cannes, sarà certamente confermata e raggiunta ma, in questa fase iniziale, stenta a decollare per le molte paure legate alla pandemia.

bella hadid bella hadid

 

Mascherine obbligatorie ovunque. Severi controlli all'ingresso del Palais. Scomparsa totale delle code agli spettacoli, con un sistema di prenotazione che sembra vivere di vita propria, sfuggendo di mano al pilotaggio manageriale del Festival.

 

 È tutto talmente efficace e perfetto che si fatica a riservare il posto per assistere a un film o partecipare ai tanti incontri con gli ospiti in programma, da Matt Damon a Jodie Foster, da Marco Bellocchio a Isabelle Huppert, da Steve McQueen a Bong Joon-Ho. Il sistema di prenotazioni andrà registrato, in compenso con le code è scomparso lo schieramento dei fotografi appollaiati sulle scale davanti alla passerella del Palais: sono stati spostati ai lati del red carpet.

 

carla bruni carla bruni

 Intanto, proprio in questo primissimo giorno di festival, filtra un annuncio che farà piacere agli appassionati dell'orsetto più amato degli ultimi anni. Paddington tornerà con una nuova avventura nel terzo capitolo della sua storia. L'inizio delle riprese è fissato per la seconda parte del 2022. Stavolta Paddington si troverà alle prese con una coppia a soqquadro per colpa di un passato segreto che emerge sul conto di entrambi. Non cambiano gli autori, riserve invece su un cast ancora da definire nei dettagli.

 

2. ANNETTE, TANTO CANTO E NESSUNA PASSIONE

LA RECENSIONE

Francesco Alò per “Il Messaggero”

 

annette annette

Annette non è La La Land, magnifico musical classico che aprì Venezia nel 2016, ma piuttosto La La Lagna. Si balla (poco) e si canta (tanto) su soggetto sempliciotto del gruppo pop Sparks con regia elegante ma senza pathos di Leos Carax. Comico manesco (Adam Driver), più boxeur e spogliarellista che non provocatore, ama delicato soprano dai capelli rossi (Marion Cotillard: drammaticamente sottoutilizzata). Nascerà figlia burattino (si chiama Annette ma sarebbe meglio Pinocchia), metafora letterale dell'ego dominante di mamma e papà.

 

Poi invidie e pulsioni omicide tra scialbe celebrità con Driver mattatore assoluto della pellicola (pure troppo), all'inizio con look selvaggio da nativo, poi con pizzetto diabolico modello Vincent Price (quei suoi mariti gotici da Edgar Allan Poe) infine emaciato come un narcotrafficante da anni in galera. Lunghissimo, né horror, né sentimentale, né osé (Driver canta pomposo pure durante un cunnilingus).

annette 3 annette 3

 

La figlia pupazzo in animatronic (autori ed effetti speciali vecchio stil) è più squallida che struggente. Carax, in cameo iniziale, infiammò il Concorso di Cannes nel 2012 con un capolavoro surrealista come Holy Motors. Stavolta è tutto più freddo e meno folle. Voto: 5

 

 

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