Estratto dell’articolo di Tullio Filippone per www.repubblica.it
Fino a otto settimane di lavoro a carico di società specializzate selezionate dall’armatore. Se a Porticello sembra tornata la normalità dopo una settimana sotto i riflettori del mondo, adesso si aspetta il piano dei proprietari del Bayesian per riportare a galla il relitto.
È già partita la macchina per il recupero del mega yacht che giace a 50 metri di profondità “coricato” di fianco. Negli scorsi giorni ci sono stati i primi contatti tra la società armatrice, la Revton Ltd, che fa capo ad Angela Barcares moglie del magnate Mike Lynch, la Camper & Nicholsons, che si occupa di “yatch management”, le compagnie assicurative e la Guardia Costiera.
La proprietà è il soggetto che si farà carico di un’operazione che potrebbe costare oltre 15 milioni di euro, e presenterà presto un suo piano alla Guardia Costiera. Non prima di avere indicato come intenderà rimuovere il carburante all’interno del relitto, requisito fondamentale di sicurezza e primo passaggio obbligatorio.
[…] Solo quando il relitto sarà messo in sicurezza potranno iniziare le operazioni vere e proprie che mobiliteranno sul posto sommozzatori, chiatte e gru forniti da ditte private incaricate dai proprietari del Bayesian. […]
Ad oggi non esiste ancora una data esatta sull’inizio dei lavori in mare. Ma alcuni dettagli su durata e costi sono stati forniti a Repubblica da Nick Sloane, comandante sudafricano tra i massimi esperti mondiali del recupero di relitti, scelto anni fa per riportare a galla la Costa Concordia. Ci vorranno circa 6-8 settimane, il costo potrebbe superare i 15 milioni di euro e occorrerà tagliare l’albero di 75 metri, prima del sollevamento del relitto.
Per tirare su un “bestione” da 56 metri di lunghezza e una stazza lorda di 473 tonnellate, appesantito dall’acqua, occorrerà ricorrere a delle chiatte e delle gru, simili a quelle utilizzate per la Costa Concordia. A questo si devono aggiungere navi da supporto e sommozzatori addestrati che, tra le altre cose, dovranno agganciare il relitto alle gru per riportarlo in superficie. Questa operazione, paradossalmente, può anche essere la più semplice e durare solo due giorni, perché l’aspetto più complesso da gestire è tutto il lavoro di preparazione.
Al momento le analisi sulle acque effettuate dall’Arpa non hanno rilevato la presenza di idrocarburi, ma è certo che nei serbatoi del relitto ci sono 18 metri cubi di benzina. […] La zona rossa dove si trova il relitto è presidiata 24 ore su 24 dalle motovedette della capitaneria di porto. E secondo un’ordinanza al momento valida ad oltranza, nessun pescatore, diportista, sommozzatore o nuotare può avvicinarsi a meno di 200 metri dal punto in cui è affondato il Bayesian. […]
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