Estratti da corriere.it
claudio lotito cristina mezzaroma
Era svenuto per la fame, in centro a Roma, dove era tornato per cercare un lavoro dopo aver lasciato in casa due bollette troppo costose da pagare. Aiutato dagli agenti di polizia, nell'immediato, ma poi i problemi restavano: il figlio di 12 anni a cui provvedere, e la paura che gli staccassero pure la luce in casa, a Labaro, periferia nord della Capitale, dove aveva tirato su una casa e da dove partiva praticamente ogni mattina, col trenino, per trovarsi qualcosa da fare in città.
Licenziato a febbraio da una ditta di ristrutturazioni, lui crede per via dell'età, non si erano più aperte altre porte. Ha chiesto a tutti, nell'elegante quartiere Prati, bussando a ogni porta: forni, bar, tintorie, pompe funebri, ma nessuna prospettiva di un impiego concreta.
L'altro giorno, poi, ha avuto il crollo: «Non mangiavo da tre giorni, per risparmiare (...)
Così, dopo aver camminato per chilometri, è crollato, in piazza delle Cinque Giornate, e poi è stato soccorso dai vigili del I Gruppo Prati, che hanno organizzato una raccolta alimentare e ogni tanto lo chiamavano sul cellulare, per sapere se andava un po' meglio. Una storia finita sui giornali che non è passata inosservata.
claudio lotito cristina mezzaroma
In queste ore, infatti, è arrivata una chiamata da parte della Lazio, la società di Claudio Lotito, che ha offerto al 60enne una possibilità. Proprio la moglie di Lotito, Cristina Mezzaroma, presidente della Fondazione SS Lazio 1900, lo ha contattato prospettandogli un lavoro. «Ancora non ci credo, devo ancora metabolizzare...», commenta commosso il 60enne, che ora aspetta trepidante il momento del suo colloquio.