Davide Michielin per la Repubblica
Dal trattato "De magnete" di Gilbert alle anticipazioni degli esperimenti di Röntgen a opera di Goodspeed e Jennings, fino alla celebre scoperta dei raggi X avvenuta, come molte delle scoperte scientifiche, per un caso fortuito.
La mostra "The beauty of Imaging", allestita dal Gruppo Bracco per celebrare il novantesimo anniversario della fondazione, è un suggestivo viaggio nella bellezza nell' anatomia umana. Un percorso insolito e potente che ha origine all' interno del corpo: le opere non sono forgiate da scalpello o pennello ma dalla diagnostica per immagini, un insieme di tecniche che combina fisica, biologia, chimica, farmacologia e medicina.
Bracco e Balich - "The beauty of Imaging"
Un viaggio attraverso il corpo, appunto. Che oggi si compie centinaia di migliaia di volte al giorno e in ogni angolo del pianeta, allo scopo di curare. La mostra enfatizza la complessità dei meccanismi fisiologici, l' affascinante perfezione delle strutture che lo reggono e l' armonia generale del suo funzionamento.
Bracco "The beauty of Imaging"
«Mescolando il linguaggio dell' arte con la divulgazione scientifica - spiega Diana Bracco, presidente del gruppo Bracco - abbiamo voluto far conoscere al grande pubblico una disciplina poco nota eppure di primaria importanza.
In questo viaggio incontriamo vere e proprie eroine come Marie Curie, straordinaria figura di donna e scienziata, i cui studi sono stati determinanti per l' avvio della medicina nucleare».
La supervisione artistica è stata affidata alla regia di Marco Balich, il design allo studio di architettura GiòForma mentre i contenuti sono stati curati da Mauro Bellone: il risultato è un grande spazio aperto in cui il visitatore può muoversi liberamente sperimentando il cosiddetto 'edutainment', cioè l' imparare divertendosi e assecondando la propria curiosità.
Il nucleo della mostra è un tavolo interattivo dedicato alla ricerca sui mezzi di contrasto, l' incontro tra una wunderkammer cinquecentesca e supporti tecnologici che consentono di rivivere l' esperienza del ricercatore a cavallo tra passato e futuro.
Grande attenzione è stata riservata alla forma dei contenuti, semplificati per risultare accessibili anche a un pubblico di non addetti ai lavori ma non per questo banalizzati, preservandone l' attendibilità scientifica.
Spazio anche a cifre e statistiche: «È emozionante vedere l' impatto dell' imaging diagnostico in termini di numeri, di procedure, di diagnosi precoci e quindi anche di vite umane che contribuisce a salvare o migliorare ogni giorno, ogni istante, in ogni parte del pianeta.
Non c' è soddisfazione più grande», commenta Fulvio Renoldi Bracco, amministratore delegato di Bracco Imaging. "The beauty of Imaging" è liberamente visitabile fino al 2 luglio presso la Triennale di Milano
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