CHE FINE HA FATTO ROBERTA CORTESI? - LA 36ENNE BERGAMASCA È SCOMPARSA LO SCORSO 25 NOVEMBRE A MALAGA, DOVE VIVEVA E LAVORAVA - LE SUE ULTIME TRACCE RISALGONO A 12 GIORNI FA, QUANDO HA INVIATO UN MESSAGGIO ALLA MADRE E DA ALLORA IL TELFONO NON È PIÙ ENTRATO IN FUNZIONE - QUALCHE GIORNO DOPO LA SUA SCOMPARSA, IL RISTORANTE IN CUI LAVORAVA HA RICEVUTO UNA CHIAMATA DA UNA DONNA CHE DICEVA DI ESSERE LEI E SPIEGAVA DI NON POTER ANDARE A LAVORO - IL TIMORE È CHE...

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Estratto dell'articolo di Federica Zaniboni per “il Messaggero”

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A oltre duemila chilometri di distanza da una famiglia divorata dall'angoscia, potrebbe esserci qualcuno che sa molto più di quanto dica. Ne sono convinti i parenti di Roberta Cortesi, la trentaseienne originaria della provincia di Bergamo scomparsa lo scorso 25 novembre a Malaga in Spagna, dove viveva e lavorava come cameriera. Da 12 giorni […] nessun contatto, nessuna notizia.

 

 A tutti gli effetti la giovane sembra essere sparita nel nulla. Chi la conosce, però, sa che non avrebbe mai fatto volontariamente una cosa simile senza avvisare familiari e amici, […]  il timore è che possa essere stata uccisa.

 

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LA DENUNCIA

Nella denuncia di scomparsa presentata dall'avvocato Luca Gambirasio, che assiste la famiglia della trentaseienne, si fa un chiaro riferimento alla possibilità che Roberta possa essere stata vittima di un orrendo delitto. Ma, nonostante l'interessamento dell'Interpol e dell'ambasciata italiana in Spagna, le informazioni sembrano viaggiare attraverso un percorso a ostacoli. Due giorni fa, il legale ha contattato la polizia spagnola per chiedere un maggiore coinvolgimento nelle indagini che, almeno in Italia, stanno procedendo a ritmo serratissimo per quanto possibile, nonostante la distanza. La sensazione dei familiari è che qualcuno non stia dicendo tutta la verità su quello che è successo alla giovane cameriera.

 

IL MESSAGGIO

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 L'ultima traccia di Roberta risale alle 12.20 dello scorso 25 novembre, quando la trentaseienne ha mandato un messaggio alla madre su WhatsApp. «Era sempre in contatto con i suoi familiari sottolinea il legale li cercava più volte al giorno, anche solamente per mandare loro una foto, o per un saluto. […]». Il cellulare della giovane, […] è stato disattivato all'improvviso e da allora non è mai più entrato in funzione. Il dispositivo non è stato trovato nella stanza che Roberta aveva preso in affitto e gli inquirenti non sono riusciti a recuperarlo.

 

[…]Le indagini della polizia criminale spagnola e della Guardia Civil, che hanno preso il via dopo la denuncia diffusa dai militari del piccolo Comune nella Bergamasca, si stanno concentrando su un uomo in particolare. Non è ancora chiaro quale tipo di rapporto avesse con Roberta, ma sembrerebbe che i due si frequentassero da un po' di tempo.

 

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LE TESTIMONIANZE

A fornire informazioni utili agli investigatori esteri sarebbero stati nello specifico un'amica della donna e il titolare del ristorante in cui lavorava. Proprio quest'ultimo è il protagonista di uno strano episodio che è avvenuto nei giorni successivi alla scomparsa della 36enne. Il 28 novembre sarebbe arrivata una telefonata al locale da parte di una donna che riferiva di essere Roberta e spiegava che non sarebbe andata al lavoro perché aveva perso il cellulare. La chiamata proveniva da un altro ristorante che si trova ad alcuni chilometri di distanza da Malaga.

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Dopo aver dato conferma dell'inquietante vicenda, il ristoratore avrebbe smentito tutto, sostenendo di non saperne nulla. «Escludiamo che si tratti di un allontanamento volontario ed è un timore fondato», sottolinea il legale, […] «C'è qualcuno che potrebbe dirci qualcosa, ma non lo fa. Ne siamo certi. Dall'Ambasciata a Madrid ci dicono che sono in stato di allerta. Stiamo cercando di capire il più possibile».

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