Lo fanno lavorare senza contratto regolare, lo mollano per strada col braccio mozzato e la leggerezza è del lavoratore, leggerezza che È COSTATA CARA A TUTTI. Ma la vergogna. #satnamsingh pic.twitter.com/X1sUDUXMFs
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) June 20, 2024
1. IL PERMESSO DI SOGGIORNO PER AIUTARE SONY, LA VEDOVA DEL BRACCIANTE INDIANO SOLA E IMPAURITA
Estratto dell’articolo di Fulvio Fiano e Michele Marangon per www.corriere.it
Quando in mattinata le hanno detto che sarebbe dovuta andare in questura, Sony ha avuto paura. La vita le ha negato tutto, le ha insegnato ad aspettarsi il peggio, le ha levato l’unico appiglio che aveva, suo marito Satnam Singh. […] la Prefettura le ha riconosciuto il permesso di soggiorno speciale per ragioni di giustizia, strappandola dall’invisibilità dove ha vissuto per tre anni.
Non ha realizzato ancora il significato di questo passo, la 24enne. Chi le è vicina la descrive come «ferma a quattro giorni fa», quando ha visto il suo «Navi» maciullato da quel macchinario e morto in poche ore. Sony, sguardo perso, ripete disperata «Italia no bene», ed è tutto quello che riesce a dire di quei momenti. Chiederle dettagli utili anche alle indagini sarebbe prematuro. «Ora penseremo anche a farla mangiare», dice una giovane indiana passata dall’abitazione provvisoria di Borgo Bainsizza, dove col marito era «ospite» di italiani, a recuperare le sue poche cose.
Come a dire, un passo alla volta. Intanto Sony non vivrà più lì. È una donna sola, prostrata, senza conoscenza dell’italiano, bisognosa di tutto. La stessa comunità Sikh si è attivata per trovarle un nuovo alloggio e ancora la Cgil vigila che non finisca in mani sbagliate. […] Sony, anche lei lavoratrice in nero nei campi, potrà inoltre aprire un conto corrente e potrà soprattutto essere parte civile nel processo per la morte di suo marito, accedendo agli eventuali risarcimenti.
Un primo riscontro alle sue parole concitate, dette durante i soccorsi al marito, arriva intanto dagli accertamenti portati avanti dai carabinieri del comando provinciale di Latina su delega del procuratore Giuseppe De Falco: il telefono suo e quello di Satnam non si trovano. Glieli avrebbe sequestrati Antonello Lovato, il «datore» di lavoro che poi ha caricato il 31enne su un furgone e anziché portarlo in ospedale se ne è disfatto come un oggetto ormai inutile, lanciando un pezzo del suo braccio tra i rifiuti davanti casa.
sony la moglie di satnman singh
L’eventuale inquinamento delle prove, il possibile «dolo eventuale» di accettare il rischio che Satnam morisse per nascondere il suo impiego irregolare, potrebbero aggravare la posizione del 38enne, già indagato per omicidio colposo, omissione di soccorso e violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro.
Ieri è stata effettuata l’autopsia che darà risposte definitive tra qualche settimana, ma che intanto conferma i molti litri di sangue persi da Singh e la possibilità di salvarlo se si fosse agito diversamente.
2. SATNAM, FARO DEI PM SULLA RETE DEI LOVATO: IMPRESE AL SETACCIO
Estratto dell’articolo di Vincenzo Bisbiglia per “il Fatto Quotidiano”
La Procura di Latina indaga sulla rete societaria dei Lovato. I cui prodotti, attraverso l’adesione a un consorzio, potevano finire nel circuito distributivo delle cooperative aderenti a Lega Coop Lazio. I pm stanno approfondendo sia gli intrecci aziendali nati attorno ai 22 ettari di Borgo Santa Maria, sia l’eventuale ruolo avuto dalla famiglia nella morte di Satnam Singh, detto “Navi”, il bracciante indiano di 31 anni ferito a morte lunedì e deceduto dopo due giorni di agonia, con il suo “principale”, Antonello Lovato, 37 anni, che dopo l’incidente lo ha scaricato per strada, davanti casa sua, senza nemmeno chiamare i soccorsi e con il braccio amputato lasciato in una cassetta della frutta. Ieri gli inquirenti hanno ascoltato altri testimoni. Gli investigatori vogliono capire se Antonello Lovato – indagato per omicidio colposo e omissione di soccorso – abbia preso da solo la decisione di sbarazzarsi barbaramente di Navi oppure sia stato indotto a farlo dalle pressioni di chi era con lui.
RENZO LOVATO - TITOLARE DELL AZIENDA AGRICOLA DOVE E MORTO SATNAM SINGH
“Lo avevo avvisato di non avvicinarsi al mezzo, ma ha fatto di testa sua”, ha detto giovedì al Tg1 Renzo Lovato (non indagato), padre di Antonello. Ma perché Renzo avrebbe dato istruzioni a Navi se il “principale” era Antonello? Il terreno di Strada del Passo 1386 è ben più ampio dei 4 ettari gestiti dall’indagato. La famiglia Lovato è arrivata dal Veneto negli anni 30 in seguito alle bonifiche fasciste, poi i discendenti si sono suddivisi la proprietà.
Fratelli e cugini hanno così messo in piedi una rete d’imprese. Dalle visure camerali risulta che su Strada dei Passi insistono almeno quattro aziende agricole: quella di Antonello, appunto, poi quella di papà Renzo e quelle di altri due componenti della famiglia, Daniele e Stefano, estranei all’inchiesta. Tutti poi fanno riferimento, per la distribuzione dei prodotti coltivati, alla Cooperativa Agrilovato, che vede Renzo presidente del Cda e Antonello consigliere. La tesi degli investigatori è che la rete messa in piedi permetta alle aziende di scambiarsi i dipendenti e di gestire il terreno come un unico soggetto. Anche nell’arruolamento dei braccianti in nero, visto che lunedì i carabinieri del Reparto Operativo di Latina avevano trovato otto operai indiani divisi in due squadra.
La Coop Agrilovato è la chiave degli affari dei Lovato. I ricavi delle vendite – soprattutto zucche, zucchine, cocomeri e meloni – dal 2022 al 2023 sono scesi da 1,9 milioni a 1,1 milioni di euro, ma l’abbattimento dei costi per il personale (da 223.471 euro del 2022 ai 150.559 euro del 2023) hanno consentito alla coop di ottenere utili di 62.468 euro al 31 dicembre scorso, contro il sostanziale pareggio dell’anno precedente.
RENZO LOVATO - TITOLARE DELL AZIENDA AGRICOLA DOVE E MORTO SATNAM SINGH
Proprio a dicembre 2023, la cooperativa Agrilovato ha fatto richiesta di una piccolissima quota (lo 0,5%) del consorzio Agrinsieme, una organizzazione di produttori che opera soprattutto nell’Agro Pontino e che aderisce al circuito di Lega Coop Lazio. L’obiettivo era quello di allargare la distribuzione e quindi di massimizzare i ricavi.
“Abbiamo già provveduto, in autotutela, a escluderli dal consorzio”, ha spiegato al Fatto il presidente di Agrinsieme, Angelo Pallavicino.
ILARIO PEPE E LA MOGLIE NOEMI VICINI DI CASA DI SATNAM SINGH
[…] fonti investigative confermano al Fatto che un approfondimento riguarderà anche la situazione in cui vivevano Navi e sua moglie Soni, ospitati in un bugigattolo in lamiera, di pochi metri quadri, nel giardino di un villino di Borgo Bainsizza. Qui, al primo piano, si trovavano anche un’altra decina di operai indiani. Soni, la vedova di appena 25 anni, è stata affidata ai servizi sociali. […] Tribunale del capoluogo pontino, intanto, le assegnerà un permesso di soggiorno temporaneo visto il suo ruolo di testimone nell’indagine sulla morte di suo marito. In attesa dei risultati dell’autopsia, i medici legali ritengono che l’uomo, se soccorso subito, si sarebbe potuto salvare.
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