CHE PUZZA DI PACE! – DI RITORNO DAL KAZAKISTAN PAPA FRANCESCO HA INVITATO L'OCCIDENTE A SEDERSI A TRATTARE CON PUTIN ORA CHE È FERITO E SANGUINANTE. “NON ESCLUDO IL DIALOGO ANCHE CON L'AGGRESSORE. A VOLTE IL DIALOGO SI DEVE FARE COSÌ”, HA DETTO BERGOGLIO, TURANDOSI IL NASO CON LE DITA, “PUZZA, MA SI DEVE FARE”

-

Condividi questo articolo


Andrea Morigi per “Libero quotidiano”

 

PAPA FRANCESCO PUTIN PAPA FRANCESCO PUTIN

Di ritorno dal Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali in Kazakistan, Papa Francesco ripete più volte che occorre "dialogo", anche se sa che è «sempre difficile capire il dialogo con gli Stati che hanno cominciato la guerra». Ma «non dobbiamo scartarlo» perché dà sempre la possibilità di «cambiare le cose», magari anche solo offrendo «un altro punto di vista».

 

«Io non escludo il dialogo con qualsiasi potenza in guerra, sia anche l'aggressore. A volte il dialogo si deve fare così - dice tappandosi il naso - ma si deve fare. Puzza, ma si deve fare. È sempre un passo avanti: la mano tesa, sempre». Perché facendo il contrario «chiudiamo l'unica porta ragionevole per la pace».

 

papa francesco in kazakistan papa francesco in kazakistan

Ora che Mosca pare aprire al negoziato con l'Ucraina, è il caso di approfittarne. Ma per consentirlo è stato necessario rispondere al fuoco. E il Pontefice non finge di non saperlo, tanto che ammette: «Difendersi non è solo lecito, ma è anche un'espressione di amore per la Patria. Chi non si difende, chi non difende qualcosa, non la ama. Invece chi difende, ama».

 

Anche fornire armi a Kiev è «una decisione politica» che può essere accettata «se si fa in condizioni di moralità», spiega il Santo Padre che chiarisce che la stessa cosa «può essere immorale se si fa con l'intenzione di provocare più guerra o di vendere le armi», definendo comunque la «fabbrica di armi» un «commercio assassino». Dunque a fare la differenza nella moralità nel fornire armamenti a Kiev è «la motivazione».

 

papa francesco in kazakistan 6 papa francesco in kazakistan 6

In altri casi, sembra più conveniente cedere. C'è in ballo il rinnovo dell'accordo - mai divulgato pubblicamente -fra Pechino e il Vaticano. Forse ai primi di settembre, in gran segreto, durante un incontro bilaterale, i documenti sono già stati siglati e manca soltanto la comunicazione ufficiale.

 

Comunque, il Partito Comunista Cinese adesso ha le liste di tutti gli ex appartenenti alla Chiesa sotterranea. Se la Santa Sede non firmasse sarebbe anche peggio. E Papa Francesco deve eludere gesuiticamente la domanda sul rispetto dei diritti umani oltre la Grande Muraglia: «La Cina? Non me la sento di qualificarla come antidemocratica. È un Paese complesso».

papa francesco in kazakistan 7 papa francesco in kazakistan 7

 

Se dovesse irritarsi, le ostilità si aprirebbero con la chiusura dell'ufficio diplomatico della Santa Sede a Hong Kong. Poi toccherebbe ai vescovi e al clero più esposti e a rischio di finire incarcerati.

Putin e Papa Francesco a novembre Putin e Papa Francesco a novembre papa francesco, presidente kassym jomart tokayev papa francesco, presidente kassym jomart tokayev papa francesco in kazakistan 2 papa francesco in kazakistan 2 papa francesco in kazakistan 3 papa francesco in kazakistan 3 papa francesco in aereo per il kazakistan papa francesco in aereo per il kazakistan papa francesco vladimir putin papa francesco vladimir putin

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?