ITALIA (QUASI) TUTTA GIALLA DAL 1 FEBBRAIO
Cristiana Mangani per “il Messaggero”
Si potrà nuovamente tornare a consumare nei bar, nei ristoranti, seduti al tavolo e non di corsa, in piedi, fuori dal locale. Resterà, invece, in vigore il divieto di uscire dalla propria regione. Essere in zona gialla vuol dire qualche libertà in più, con la consapevolezza, però, che la curva del contagio, ancora molto elevata, può sempre riservare cattive sorprese. Quindi, a parte la Puglia, la Sardegna, la Sicilia, l'Umbria e la provincia autonoma di Bolzano che saranno ancora arancioni, tutte le altre regioni diventeranno gialle: dal Lazio alla Lombardia.
I RISCHI
In questi ultimi giorni, dalla Cabina di regia le indicazioni circolate avevano lasciato in sospeso fino alla fine. L'indice Rt è sceso dappertutto sotto l'1, ma non sempre la curva sta seguendo lo stesso percorso, così come i decessi che restano molto elevati. E allora, che fare?
Per passare a una fascia più soft era necessario - per il ministero della Salute - che per 14 giorni il livello di rischio fosse inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive. Quindi, se il cambiamento doveva essere sicuro per Calabria, Veneto ed Emilia Romagna, che sono entrate in zona arancione l'8 gennaio, per le altre bisognava accertare se durante i 14 giorni il livello di rischio fosse stato inferiore visto che la maggior parte dei provvedimenti è entrata in vigore dal 17 gennaio.
coronavirus fase due bar riaprono a milano 13
Invece, Dpcm alla mano, questo iter non è stato percorribile e, a parte cinque regioni ancora arancioni, per gli altri è stata decretata zona gialla. Bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, di nuovo aperti alle consumazioni ai tavoli fino alle 18. Resterà consentita la vendita con asporto anche dalle 18.00 alle 22.00, ma sarà vietata negli stessi orari ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande. E questo per evitare assembramenti e movida.
zona rossa - arancione - gialla - cosa si puo fare e cosa no
SPORT E CULTURA
L'altra novità delle zone gialle sono i musei e altri istituti di cultura aperti. Si potranno visitare dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi, con modalità di fruizione contingentata. Alle stesse condizioni saranno aperte al pubblico le mostre. Continueranno a rimanere chiusi i cinema e i teatri.
Stessa cosa per le palestre, le piscine, che rimarranno fermi. Anche se sarà consentito a chi è in zona arancione la possibilità di recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati che sono in area gialla, «per svolgere esclusivamente all'aperto l'attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento».
Dal 16 gennaio al 15 febbraio 2021, poi, sarà possibile spostarsi tra le ore 5.00 e le ore 22.00, all'interno della propria regione o provincia autonoma. Dal 16 febbraio al 5 marzo gli spostamenti torneranno invece a essere consentiti da e per tutte le regioni ubicate in area gialla (salva l'eventuale sopravvenienza di nuove disposizioni limitative).
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