Leonard Berberi e Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”
Le regole delle metropolitane saranno simili a quelle dei treni, ma con la difficoltà dovuta al fatto che non sarà possibile stabilire prima quanti sono i posti venduti, come invece accade per il traffico ferroviario. E dunque saranno adattati i sistemi di avviso su display che si trovano alle fermate per comunicare ai passeggeri quando è possibile salire in carrozza e quando invece si deve attendere il convoglio successivo perché i posti a sedere sono terminati.
METROPOLITANA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
Dove è possibile si bloccherà la sbarra di ingresso fino all' arrivo del convoglio successivo in modo che anche sulle banchine non ci sia pericolo di sovraffollamento. Non sarà infatti possibile viaggiare in piedi ma soltanto seduti e bisognerà occupare i sedili in modo alternato , senza mai trovarsi di fronte a una persona estranea.
Nelle stazioni dovranno essere previsti percorsi che impediscano ai passeggeri di stare troppo vicini, bisognerà fare la fila distanziati alle biglietterie così come ai tornelli. Nel piano già messo a punto a Milano si è ritenuto opportuno prevedere segnali sul pavimento delle banchine e anche nelle carrozze, ognuno a un metro (almeno) dall' altro, per indirizzare i passeggeri e aiutarli a mantenere la distanza corretta.
A bordo si dovrà indossare sempre la mascherina e sarà incrementato il numero dei vigilanti per controllare che tutti viaggino seduti. Tra le dotazioni dovranno esserci dispenser per il disinfettante delle mani che saranno sistemati sulle banchine.