Da open.online
Una delle più grandi raffinerie petrolifere della Russia meridionale – l’impianto di Novoshakhtinsk, nella regione di Rostov, a pochi chilometri dal confine ucraino – è stata colpita questa mattina. L’attacco sarebbe stato causato da due droni che poi avrebbero provocato un incendio: lo riferisce il servizio stampa della raffineria citato dall’agenzia russa Ria Novosti, secondo cui si registrano alcuni danni «causati dai rottami dei droni», le fiamme «sono state spente».
Una prima versione dell’accaduto, diffusa su Telegram dal governatore della regione, Vasily Golubev, parlava di un attacco di un UAV (veicolo aereo senza pilota) contro le installazioni tecniche dell’impianto all’origine dell’incendio.
L’aggressione di Novoshakhtinsk avviene a due giorni di distanza da quella compiuta dall’esercito ucraino all’impianto di trivellazione controllato dai filorussi in Crimea e facente capo alla società di gas Chernomorneftegaz. Nel raid erano rimaste ferite tre persone.
Droni su raffineria russa 4 Droni su raffineria russa 5 Droni su raffineria russa 3