CHI È, CHI NON È E CHI SI CREDE DI ESSERE VICTORIA DE ANGELIS, LA BASSISTA DEI MANESKIN (E LA MENTE DEL GRUPPO FIN DAI TEMPI DELLA SCUOLA) – “A SEI ANNI RIFIUTAVO LE COSE DA BAMBINA. NON INDOSSAVO GONNE PER RECLAMARE LA CHANCE DI ESSERE ME STESSA” – “UN FLIRT CON DAMIANO? CHISSÀ. HO AVUTO UNA STORIA CON UN COLLEGA FAMOSO E ANCHE CON RAGAZZE” – “IL FEMMINISMO? UNA PAROLA FRAINTESA…” - VIDEO

-

Condividi questo articolo


Mattia Marzi per "il Messaggero"

 

victoria de angelis 12 victoria de angelis 12

Chissà quante ragazze avrà ispirato con quel suo modo appassionato e affascinante di suonare il basso, sul palco e nei video registrati con il cellulare in cameretta che pubblica tra le sue storie di Instagram, dove un milione di seguaci è sempre pronto a mettere like alle sue foto: quelle con il suo strumento tra le braccia, quelle scattate sui set, quelle che la ritraggono senza un filo di trucco in reggiseno e mutande o in costume.

 

maneskin maneskin

«Un modello? Mi sentirei arrogante. Cerco di fare il mio e in questo modo spero di mandare messaggi positivi». È una femminilità irrituale, quella di Victoria De Angelis, la 21enne bassista dei Måneskin che sabato hanno trionfato sul palco dell' Eurovision Song Contest a Rotterdam riportando il trofeo in Italia dopo trentuno anni. A X Factor, nel 2017, quando il gruppo dopo le esibizioni per strada a via del Corso a Roma decise di fare il salto provando a conquistare il successo su larga scala, a emergere fu la personalità istrionica del cantante Damiano, bello e impossibile.

victoria de angelis 1 victoria de angelis 1

 

Quella di Victoria, o Vic, come la chiamano i suoi compagni di band, madre danese e padre italiano, è venuta fuori con il tempo. E si è presa lo spazio che meritava. È lei la vera mente del gruppo, che fondò ai tempi del liceo scegliendo anche il nome, Måneskin, una parola che nella lingua della mamma significa chiaro di luna insieme al chitarrista Thomas Er Cobra Raggi, dando una seconda chance a Damiano dopo averlo cacciato via da una precedente band: era troppo pop, mentre Victoria voleva suonare musica metal, dura, spigolosa e tagliente.

 

IL RACCONTO «Soffrivo di certe rigide distinzioni tra maschile e femminile: a sei anni avevo proprio il rifiuto per tutte le cose da bambina: facevo skate, tenevo i capelli corti, mi vestivo da maschio. Non indossavo gonne, non perché non mi piacessero, ma per reclamare la chance di essere me stessa. Il rock ha incarnato quello slancio di libertà», ricorda della sua infanzia.

damiano e victoria de angelis damiano e victoria de angelis

 

Niente Mondo di Patty o Violetta: Victoria aveva riferimenti diversi dalle protagoniste delle serie per adolescenti (su YouTube c' è ancora un video registrato dodici anni fa dal papà, mentre una baby Vic prova a rifare il riff di Smoke on the water dei Deep Purple). Kim Gordon, ad esempio, l' iconica bassista della band alternativa newyorkese dei Sonic Youth: «In quegli anni il rock era un mondo maschile, lei se n' è sempre fregata, ha mandato all' aria ogni stereotipo di bellezza, nel suo modo di stare sul palco c' era qualcosa di aggressivo, sguaiato, ma ha conquistato migliaia di persone attraverso il suo strumento».

 

Gli anni del liceo non sono stati semplicissimi: «A 14 anni mi sono ritrovata a non voler più uscire di casa, ho perso un anno di scuola. C' era qualcosa di rotto in me». L' ha salvata la terapia. E la musica, naturalmente. A chi le domanda se ha avuto un flirt con Damiano, si limita a rispondere: «Chissà».

victoria de angelis 6 victoria de angelis 6

 

Però ha rivelato di aver avuto una storia con un collega famoso, senza però fare nomi, e anche con ragazze. Dice che per conquistarla non conta avere la tartaruga scolpita, soldi o milioni di follower, ma una bella cultura (e anche un bel sedere e un bel sorriso). E sul catcalling: «Mi capita che mi fischino per strada. Lo trovo fastidioso. È una molestia psicologica e verbale, non fisica: questo non la rende meno grave».

 

LA FORZA A Sanremo, dopo la proclamazione sul palco, ha strappato risate ai telespettatori e a Fiorello con tutte quelle parolacce dettate dalla gioia e dall' incredulità: «Trucco e vestiti mi aiutano a sentirmi meglio con me stessa, più figa, ma ho periodi in cui vorrei stare in tuta e basta. In quei casi cerco di darmi forza, ricordare che puoi trascorrere una bellissima giornata anche struccata e coi capelli in disordine».

victoria de angelis 16 victoria de angelis 16

 

In una scena come quella italiana, dove le donne che fanno rock sono una rarità, il suo è un caso interessante: «È molto difficile in questo mestiere salire sul palco e far vedere a milioni di persone il tuo lavoro, ciò che sei, quello che vuoi dire. C' è una tendenza a sessualizzare molto le artiste: si dice che una è bona, non che è brava». Intanto Vasco si è congratulato con lei: «Finalmente una donna».

 

E i rocker britannici Royal Blood hanno condiviso su Instagram un video in cui Vic suona al basso una loro canzone, I only lie when I love you». E il femminismo? «Una parola fraintesa. Per molti indica la necessità di difendere le donne, quando il suo significato è parità fra i sessi. Chi non è a favore di questo è un idiota».

victoria de angelis 11 victoria de angelis 11 victoria de angelis 21 victoria de angelis 21 victoria de angelis 2 victoria de angelis 2 victoria de angelis 8 victoria de angelis 8 victoria de angelis 9 victoria de angelis 9 victoria de angelis 3 victoria de angelis 3 victoria de angelis 17 victoria de angelis 17 victoria de angelis 5 victoria de angelis 5 victoria de angelis 4 victoria de angelis 4 victoria de angelis 7 victoria de angelis 7 victoria de angelis 14 victoria de angelis 14 victoria de angelis 20 victoria de angelis 20 victoria de angelis 13 victoria de angelis 13 victoria de angelis e damiano victoria de angelis e damiano victoria de angelis 10 victoria de angelis 10 victoria de angelis 18 victoria de angelis 18 victoria de angelis 22 victoria de angelis 22 victoria de angelis 19 victoria de angelis 19 victoria de angelis 15 victoria de angelis 15

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2029 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO...