Estratto dell'articolo di Nadia Palazzolo per www.today.it
il 17enne che avrebeb ucciso maria campai
Quella di oggi, 30 settembre, potrebbe essere la giornata decisiva per chiarire la dinamica del delitto di Maria Campai, la 42enne trovata morta venerdì scorso a Viadana (Mantova) dopo sette giorni di ricerche. Sotto accusa per il delitto c'è uno studente di 17 anni, risponde di omicidio volontario e premeditato e di occultamento di cadavere. Nelle prossime ore il ragazzo - che ha confessato - sarà sottoposto, nel carcere Beccaria di Milano all'interrogatorio di garanzia da parte della Procura dei minori di Brescia. Quasi contemporaneamente, i carabinieri del reparto investigazioni scientifiche sono tornati nel box dove la donna è stata uccisa per un nuovo sopralluogo. Intanto si indaga anche sull'ultimo messaggi inviato dal cellulare di Maria Campai.
Il 17enne ha confessato l'omicidio. C'è stato un approccio in chat, poi l'incontro, il rapporto intimo e l'omicidio. […] Il ritratto emerso finora del ragazzo è quello di una doppia personalità. Chi lo conosce parla di un bravo ragazzo, educato e sportivo. Dal telefono e dal pc emerge un'immagine opposta: avrebbe frequentato siti di arti marziali in cui si spiegava come uccidere una persona a mani nude, su altri social dimostrava particolare ammirazione per Filippo Turetta, l'assassino di Giulia Cecchettin. Anche nei sette giorni in cui Maria Campai era ufficialmente scomparsa, lui ha condotto la vita di tutti i giorni, andando regolarmente a scuola e in palestra, per poi tornare a casa a pochi passi da dove si sarebbe consumato l'omicidio.
In queste ore sarà affidato l'incarico al medico che dovrebbe eseguire l'autopsia. Un passaggio fondamentale per capire come la donna è morta. Nel corso del primo esame esterno sul corpo, sono emersi segni di strangolamento e colpi ricevuti alla testa e al volto.
Proseguono intanto anche le ricerche del telefono cellulare di Maria Campai. Forse il 17enne l'ha fatto sparire per non essere rintracciato. Da quel telefono è stato inviato un messaggio alla sorella di Maria: "È un uomo amabile, mi porta in taxi".
Parole che suonavano rassicuranti, ma sulle quale adesso ci sono molti dubbi. È stata davvero Maria Campai a inviare il messaggio o era già morta quando la sorella lo ha ricevuto? Proprio la sorella intanto sembra non avere alcun dubbio sulla colpevolezza del 17enne. "L'ho riconosciuto, era quel ragazzo con cui Maria è andata via quella sera, quando l'ho accompagnata a Viadana", dice.
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