CHI RUSSA NON PRENDE IL VIRUS IN TEMPO – OLTRE 52MILA CONTAGI E 456 MORTI, NUMERO UFFICIALE E FALSO – TRA EMERGENZA SANITARIA E CROLLO DEL PETROLIO, PUTIN SPROFONDA NEI SONDAGGI: NO ALLO STATO DI EMERGENZA PER AIUTI STRAORDINARI ALLA POPOLAZIONE - NAVALNY: LE RISERVE NEI FONDI SOVRANI RUSSI, GRAZIE AL PETROLIO, EQUIVALGONO A 120MILA RUBLI (1.500 EURO) PER OGNI CITTADINO, MA…

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R.E. per “il Messaggero”

 

coronavirus russia coronavirus russia

Il lockdown non basta. I casi totali in Russia sono arrivati a oltre 52mila, con il record di 6mila contagi in un giorno, domenica scorsa. Mosca, con 29.433 casi, è l' epicentro della crisi. Il resto del Paese (tutte le regioni, compreso il remoto Altai, sono ormai coinvolte) è in ritardo di circa 2-3 settimane.

 

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Ed è proprio nella Russia profonda che si teme il collasso del sistema. Per ora il numero ufficiale dei morti è contenuto: 456. Ma al di là dei dubbi sulle statistiche ufficiali, ventilati dai critici del Cremlino, è invece certo l' impatto devastante che avrà sull'economia russa la crisi globale scatenata dal Covid-19 , al quale si affianca il crollo verticale del petrolio.

 

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E Putin ora si trova a dover gestire forse la sfida più difficile da quando è salito al potere 20 anni fa. Ora gira una battuta: «Putin entra in un bar e dice: birra per tutti, offre la casa!». Lo zar ha decretato il mese di vacanza pagata - dai datori di lavoro - per combattere il virus. Da allora qualche segnale di cedimento.

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RILEVAZIONI A marzo, stando ai dati dell' istituto demoscopico indipendente Levada, l' indice di gradimento di Putin era al 63%: stellare per un leader normale, ma vicino al minimo storico per lo zar. E gli effetti della crisi economica devono ancora farsi sentire. Le stime, per il 2020, parlano di una contrazione del Pil tra il 5 e l' 11% (nello scenario peggiore). In tutto saranno almeno 15 milioni i lavoratori colpiti o potenzialmente a rischio e il reddito potrebbe crollare anche del 20%.

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Il governo ha messo a punto un piano di risposta ma non ha decretato lo stato di emergenza, che aprirebbe la porta ad aiuti straordinari alla popolazione.

Da qui la battuta del bar: i denari li mettono gli altri. Ovvero i soliti. Il malcontento, in questo senso, inizia a fare capolino. I residenti di Rostov-sul-Don hanno tenuto un raduno virtuale contro le restrizioni per l' autoisolamento sulle applicazioni mobili Yandex.Maps e Yandex.Navigator.

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Una modalità replicata nelle principali città, comprese Mosca e San Pietroburgo. Il capo dell' opposizione, Alexei Navalny, ha lanciato il suo contropiano per battere la crisi, potenzialmente molto insidioso per il Cremlino. Navalny infatti ha calcolato che le riserve accumulate nei fondi sovrani russi (grazie al petrolio) equivalgono a 120mila rubli per ogni cittadino.

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«Il punto è se li useremo per aiutare le persone e le imprese o se le daremo alle aziende statali e agli oligarchi, come abbiamo fatto nel 2009 o nel 2014».

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