Antonio Mariozzi per "www.corriere.it"
E’ morto un altro orso nel parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Una femmina di marsicano è stata investita e uccisa, giovedì 22, vicino all’abitato di Rionero Sannitico, in provincia di Isernia. E adesso è allarme per i troppi incidenti che vedono coinvolti i plantigradi.
Incidente fuori dall’area protetta
L’incidente è avvenuto intorno alle 21 lungo la strada statale 652, fuori dai confini del parco e della sua zona di protezione (Zpe), a ridosso della valle del Volturno. L’orsa, che aveva circa sei anni, è stata trovata agonizzante ai margini della statale 17 dopo una segnalazione giunta da alcuni passanti all’ente parco e ai carabinieri forestali, che sono subito intervenuti facendo scattare i soccorsi.
Sul luogo del ritrovamento sono giunti anche il direttore facente funzioni del Parco d’Abruzzo, il veterinario, i biologi e il personale di sorveglianza dell’ente, oltre a quello del servizio veterinario dell’Asl di Isernia.
Forse travolta da un camion
L’orsa, forse investita da un camion che non si è fermato, nel violento impatto ha riportato gravi traumi che ne hanno causato la paralisi degli arti posteriori. Il plantigrado non ce l’ha fatta ed è morto nel giro di pochi minuti.
L’animale è stato poi trasferito nelle strutture del parco d’Abruzzo a Pescasseroli (L’Aquila), prima di essere portato all’istituto zooprofilattico di Teramo per gli accertamenti necroscopici. I numerosi incidenti stradali mettono sempre più a rischio la conservazione dell’orso marsicano, di cui si contano in tutto il parco d’Abruzzo solo circa cinquanta esemplari.
Il Parco: progetto per ridurre gli incidenti
«La perdita di una femmina - commenta il vicepresidente dell’ente, Augusto Barile - rende l’episodio ancora più grave in termini generali per il contributo che queste possono assicurare alla popolazione in relazione al ciclo riproduttivo.
Gli incidenti stradali sono una delle cause di morte ricorrenti e anche per questo abbiamo avviato uno specifico progetto Life Safe Crossing, allo scopo di sperimentare, tra l’altro, tecnologie innovative per la riduzione del rischio, basate sulla segnalazione del pericolo agli automobilisti nei momenti di presenza di fauna a bordo strada e sull’allontanamento degli animali laddove i singoli veicoli non rispettino i limiti di velocità imposti dal sistema.
In base a questa sperimentazione – conclude Barile - sarà possibile proporre, anche per le aree esterne al Parco nazionale, soluzioni efficaci per una concreta riduzione del pericolo di incidenti stradali con la fauna protetta, e, in particolare, con l’orso marsicano».