Estratto dell'articolo di www.repubblica.it
giuseppe savino piange per i suoi tulipani distrutti
Un attacco social, diretto, per far emergere dubbi sulla raccolta fondi della Cascina Savino di Foggia. La giornalista Selvaggia Lucarelli non usa giri di parole nelle storie Instagram per criticare quello che è accaduto dopo la violenta grandinata di ieri, 28 marzo. Prima l'appello in lacrime dell'agricoltore sociale Giuseppe Savino, nel video su Facebook, poi l'ondata di solidarietà attraverso il crowdfunding che in poche ore ha raggiunto ben 2mila donazioni per un totale di oltre 28mila euro, sino alla sospensione per eccesso di offerte. "Ma cosa sapevate di questa storia quando avete donato i fondi?", scrive Lucarelli ai suoi follower.
Che aggiunge: "Due anni fa - ricordando la gelata notturna dell'8 aprile 2021 - la Cascina Savino aveva piantato migliaia di tulipani per riportare la bellezza nel loro territorio, certo, ma anche per avviare un'attività commerciale. Stesso copione: Savino piangeva. Nel frattempo moltissimi altri contadini e tante aziende avevano subito fatto ma poveri tulipani e basta".
Attraverso degli screenshot di testate giornalistiche locali, Selvaggia Lucarelli ricorda che furono raccolti 13mila euro: "Bei soldi, poi il maltempo e l'iniziativa boh. I soldi, boh. Io sulla stampa non trovo informazioni, magari mi manca qualcosa. Se per due anni su tre i tulipani vengono distrutti dal maltempo forse bisognerebbe valutare l'idea di una serra o di una assicurazione. E poi il buon Savino attinge da fondi ministeriali-regionali o fa tutto da solo? Questa è la sua unica attività? Ecco, a me piacciono le storie romantiche con lacrime e fiori, però l'empatia disinformata è peggio della grandine", conclude. […]
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