(ANSA) - Il Tribunale collegiale penale di Sondrio ha messo fine oggi ad uno dei processi più lunghi che si ricordino in Valtellina. Gli imputati sono stati tutti assolti. Tutto ebbe così inizio con l'arresto di sei persone, la detenzione per più mesi, la denuncia di altri 21 ed il sequestro di tutti i beni mobili ed immobili delle 27 persone coinvolte a vario titolo, per un totale di 250 milioni. L'accusa: associazione a delinquere transnazionale finalizzata alle frodi fiscali, all'emissione di false fatture ed al riciclaggio.
Sono serviti 11 anni, un'indagine lunghissima, un processo cominciato nel 2017 che oggi il collegio giudicante presieduto da Valentina Rattazzo, a latere Francesca Palladini e Giulia Estorelli, ha chiuso prosciogliendo tutti e disponendo la restituzione di tutto quanto in sequestro. Decine di udienze, decine e decine di testimoni, migliaia di documenti.
Al termine il pm Stefano Latorre aveva chiesto la condanna ad anni 5 per Placido Bonolini, ritenuto il capo dell'organizzazione, difeso da Francesco Romualdi, a 5 anni per Fabio Lazzarini, altro imputato di spicco difeso dall'avvocato Giuseppe Romualdi e a 3 anni per Carlo Agosti, anch'egli uno dei presunti promotori, difeso dall'avv. Tiziana Bettega. Per tutti gli altri, tra cui l'imprenditore vinicolo Dino Lauro, difeso dal legale Stefano Di Pasquale, anche il pm, all'esito dell'istruttoria, non aveva chiesto alcuna condanna. Le motivazioni della sentenza verranno depositare entro 90 giorni. "È la fine di un incubo e di sofferenze durati anni", ha esclamato alla fine Bonolini.