Estratto dell’articolo di Iacopo Scaramuzzi per www.repubblica.it
papa francesco - foto la presse - 1
Nuova frenata sulle donne diacono al sinodo in corso in Vaticano. Dopo le contestazioni di diversi padri e madri sinodali, è intervento il prefetto del dicastero per la Dottrina della fede, cardinale Victor Manuel Fernandez, per ribadire che papa Francesco non considera la questione “matura” e argomentare che “affrettarsi a chiedere l’ordinazione di diaconesse non è oggi la risposta più importante per promuovere le donne”.
Due commissioni e due sinodi
IL CARDINALE VICTOR MANUEL FERNANDEZ
Il dibattito tiene banco da tempo. Se il Papa ha escluso il sacerdozio femminile, come già aveva fatto Giovanni Paolo II, nel 2016 un gruppo di religiose aveva interpellato Francesco per chiedergli se fosse possibile ordinare le donne al diaconato. Il Pontefice argentino aveva costituito una prima commissione di teologi. Non avendo ottenuto un parere unanime, ha creato una seconda commissione, affidandola al cardinale Giuseppe Petrocchi, e anche in questo caso non era arrivata una risposta che soddisfacesse Francesco.
[…] In un’intervista della primavera scorsa, però, il Papa ha mostrato tutta il suo scetticismo. Nei mesi scorsi, poi, il Papa ha sottratto la discussione all’assemblea, incaricando del supplemento di istruttoria una commissione di esperti (la quinta di dieci commissioni create da Francesco per sbrigliare i temi caldi emersi l’anno scorso) coordinata, però, dal dicastero per la Dottrina della fede.
“Tempi non maturi”
E proprio il prefetto dell’ex Santo Uffizio ha raffreddato gli animi, a inizio dell’assemblea di quest’anno, a inizio ottobre, spiegando in plenaria che il Papa “non considera la questione matura” e “ci sono altri temi ancora da approfondire e da risolvere prima di affrettarsi a parlare di un eventuale diaconato per alcune donne”.
In seno all’assemblea, però, sono iniziate a montare le perplessità: questa come le altre “commissioni di studio” concluderanno infatti i loro lavori a giugno, e l’assemblea, che si conclude domenica prossima, non avrà dunque possibilità di intervenire, recepire, discutere un tema che essa stessa ha sollevato.
Il forfait e le proteste
PAPA FRANCESCO E IL CARDINALE VICTOR MANUEL FERNANDEZ
Da qui la richiesta di incontrare le dieci commissioni, e in particolare la quinta. Incontro programmato venerdì pomeriggio scorso, 18 ottobre, ma andato a vuoto. Nel senso che della quinta commissione non si è presentato nessuno e sono invece spuntati due officiali dell’ex Santo Uffizio che hanno distribuito un foglietto nel quale si chiedeva ai membri del Sinodo di indicare via mail eventuali osservazioni. Troppo poco. Il malumore, fino ad allora sopito, è andato aumentando nel corso del fine settimana.
Appuntamento giovedì
E così il cardinale Fernandez è intervenuto questa mattina in plenaria per tentare di placare gli animi. “Voglio chiarire che il Gruppo 5 è coordinato dal Segretario dottrinale del Dicastero per la Dottrina della Fede”, monsignor Armando Matteo, ha detto il porporato argentino molto vicino al Papa: “Venerdì scorso aveva un intervento medico ed ha proposto al suo posto due persone molto capaci di ascolto per recepire le proposte. Dopo – ha proseguito Fernandez – ho saputo che alcuni si aspettavano la mia presenza ed ho offerto una riunione giovedì alle 16.30”.
“Passi che potremmo già fare”
sei donne ordinate prete e diacono in un barcone sul tevere
Nel merito, però, il responsabile dell’ortodossia cattolica ha ribadito che “il Santo Padre ha espresso che in questo momento la questione del diaconato femminile non è matura ed ha chiesto che non ci intratteniamo adesso su questa possibilità”.
Bergoglio, invece, “è molto preoccupato per il ruolo delle donne nella Chiesa e, prima ancora della richiesta del Sinodo, ha chiesto al Dicastero per la Dottrina della Fede di esplorare le possibilità di uno sviluppo senza concentrarci sull’ordine sacro”.
sei donne ordinate prete e diacono in un barcone sul tevere
Per Fernandez, “pensare al diaconato per alcune donne non risolve la questione dei milioni di donne della Chiesa” e invece “non abbiamo ancora fatto alcuni passi che invece potremmo fare”, in particolare dando effettivo seguito alle aperture del Papa alle donne catechiste – intese non in senso classico ma come leader di comunità – e accolite (ossia coloro che distribuiscono l’eucaristia). […]
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