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chiesa ortodossa attacco con l'acido l'aggressore Theofylaktos Kombos
Un prete ha attaccato sette vescovi della Chiesa Ortodossa che lo avevano convocato in un'udienza disciplinare per espellerlo e ha sfregiato con l'acido alcuni di loro. La terribile aggressione ha avuto come scenario il monastero di Petraki, nel quartiere di Ambelokipi, ad Atene, dove il prete ortodosso di 37anni, Theofylaktos Kombos, era stato convocato mercoledì davanti a una commissione di suoi superiori per rispondere di alcuni suoi comportamenti giudicati assolutamente non compatibili con l'abito che indossa.
Quello che doveva essere un confronto verbale in pochi attimi si è trasformato in una aggressione violenta che ha costretto tre vescovi all'immediato ricorso alle cure del pronto soccorso e al ricovero in ospedale con ustioni sul corpo.
Il prete, un uomo di 37 anni, probabilmente aveva già pianificato tutto e quando è apparso davanti alla commissione composta da sette vescovi ha estratto l'acido e lo ha gettato contro i volti dei suoi superiori che si erano dati appuntamento presso la sede del Sinodo della Chiesa di Grecia per decidere se estrometterlo.
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Col suo getto è riuscito a colpirne in maniera seria tre prima di tentare la fuga ma è stato fermato dalla polizia e arrestato. Il totale dei feriti è di dieci in quanto oltre ai sette metropoliti, sono rimasti feriti anche un poliziotto che era accorso e altre due persone che erano sul posto. "Ha tirato fuori una bottiglia grande e con entrambe le mani ha gettato su di noi il contenuto. All'inizi pensavamo fosse acqua santa ma quando abbiamo visto che il liquido diventava rosso, abbiamo capito e gli occhi hanno iniziato a bruciare" ha raccontato uno dei vescovi ferito in maniera lieve.
Il prete era stato accusato di possesso di droga
Tra i tre vescovi feriti seriamente, tutti hanno ustioni al volto e uno è molto grave. Il ministro della Sanità greco, Vassilis Kikilias, infatti ha visitato in ospedale i tre vescovi e ha spiegato che uno di loro verrà trasferito in un'altra struttura per un intervento di chirurgia plastica.
Secondo i giornali locali, il prete autore del gesto rischiava l'espulsione dalla Chiesa perché accusato di traffico di droga. L'uomo infatti era stato trovato in possesso di 1,8 grammi di cocaina nel giugno del 2018. A seguito di quel fatto, il 36enne era stato già rimosso dia suoi incarichi e rischiava l'espulsione anche se aveva sempre ribadito che il caso della droga era un complotto ai suoi danni. Il gesto ha spinto la commissione sinodale a confermare la sua espulsione.
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