Joseph Mifsud, Stephan Roh, and a former Russian government official, Alexey Klishin, sat at a conference at the Link University campus in Rome
Luca Fazzo per “il Giornale”
Se c'è una strada per dipanare il groviglio del Russiagate e del ruolo italiano nelle manovre anti Trump (2016) e pro Trump (2019), questa passa sicuramente dalla comprensione del ruolo della Link Campus, l'università romana dove insegnava il professore maltese Joseph Mifsud, uomo-chiave della vicenda. Ieri la Link ha annunciato un' ondata di querele verso i giornali che l' hanno chiamata in causa. Forse sarebbe più semplice rispondere a cinque domande.
PERCHÉ IL LEGALE DI MIFSUD È UN AZIONISTA?
A chi appartiene la Link? A questa domanda le dichiarazioni diramate dall' università partire dall' anno scorso non hanno permesso di dare finora una risposta precisa.
L'università risulta appartenere ad una società chiamata Gem (Global education management), amministrata da una signora di nome Vanna Fadini, che ne possiede il 77 per cento delle azioni. Si tratta di una proprietà effettiva o detenuta a titolo fiduciario? Quali sono i rapporti tra la Link e la Lhi, ovvero la Link International, la società di cui la Fadini sarebbe espressione?
Una parte delle quote della Lhi, secondo un articolo di Repubblica, sarebbe stata ceduta direttamente a Joseph Mifsud, il docente maltese al centro dello scandalo Russiagate, di cui oggi si sono perse le tracce, mentre una quota della Gem sarebbe finita invece secondo le visure camerali all' avvocato svizzero di Mifsud, Stephan Claus Roh. Come si conciliano questi passaggi di quote con il ruolo di semplice docente che nei suoi comunicati ufficiali la Link attribuisce a Mifsud? A che titolo Roh era presente al convegno alla Link nel 2016 col docente russo Alexey Klishin?
QUALI RAPPORTI ESISTONO CON IL SIULP?
Interrogato dalla Procura di Roma il 4 ottobre 2018 sui rapporti tra la Link Campus e il sindacato di polizia Siulp e la relativa fondazione «Sicurezza e Libertà», il direttore generale dell'università Pasquale Russo dichiarava «nessun rapporto economico né alcun finanziamento c'è mai stato tra la Link e la fondazione.
La Link non era a conoscenza di un conto bancario aperto a San Marino, nessuna retta dovuta alla Link è mai stata incassata su tale conto». Ma tredici giorni dopo il segretario del Siulp, Felice Romano, spiegava ai pm che il conto era di tale società Hero che gestisce il sito della fondazione e le piattaforme e-learning «sulle quali vengono forniti i materiali didattici universitari forniti dalla Link peri corsi universitari».
La Link può spiegare se e quali rapporti ha con la Hero, la società con il conto a San Marino? Può spiegare il ruolo della professoressa Veronica Fortuzzi, docente di inglese alla Link, indagata dalla Procura di Firenze per avere «aiutato» i poliziotti iscritti al Siulp a passare gli esami? Può escludere che gli «aiutini» agli iscritti al Siulp siano collegabili ai versamenti effettuati alla società Hero?
SOLO DOCENZA O ANCHE DIFESA E INTELLIGENCE?
Secondo una dichiarazione dell' avvocato Roh all' agenzia di stampa Adnkronos, «Mifsud ha avuto molti legami e a lungo con la Link. È stato il fondatore della Link Campus University di Malta. Detiene il 35% delle quote della Link International srl di Roma, che è una gruppo separato che si occupa di intelligence, consulenza e difesa, gestita da altri azionisti della Link».
Esiste dunque una Link «parallela», una struttura non accademica ma direttamente operativa nel campo della sicurezza? Oltre che a formare ministri, agenti segreti e poliziotti, la Link è coinvolta in attività sul campo? Inoltre: quali sono i rapporti tra la Link e il London centre of international practice, dove Mifsud avrebbe incontrato per la prima volta George Papadopoulos, il consigliere di Trump che poi avrebbe irretito nel Russiagate?
Difficile per la Link dire di non avere contatti diretti con il Lcip, visto che il fondatore del centro londinese, il britannico di origine sudanese Nagi Idris, a capo della En (Education group), anch' essa di stanza nel Regno Unito, nelle sue note biografiche scrive di aver lavorato come «visting professor» proprio alla Link.
CHE RELAZIONI INTERCORRONO CON GLI STATES?
Sul sito della Link Campus viene oggi propagandata con grande risalto una iniziativa realizzata congiuntamente dall' ambasciata americana a Roma con il «Centro studi americani» teso a formare sessanta studenti con un corso annuale sul «sistema politico istituzionale statunitense in vista delle elezioni presidenziali del 3 novembre 2020».
Il Centro studi americani è presieduto da Gianni De Gennaro, ex capo della polizia e ex direttore del Dis, la struttura di coordinamento dei servizi segreti, oggi a capo di Leonardo; nel board del Centro studi siedono esponenti di spicco del partito «amerikano» a Roma tra cui l' ex ambasciatore Ronald Spogli e il rettore della John Cabot University.
Sarebbe interessante che la Link spiegasse la natura dei suoi rapporti con il Centro studi americani, con l' ambasciata americana di Roma e con il centro occulto della Cia nella Capitale. Sarebbe interessante sapere se è grazie ai buoni rapporti con gli americani che la Link ha potuto allacciare relazioni preferenziali con il mondo della sicurezza e dell' intelligence del nostro Paese, i cui maggiori esponenti sono stati spesso ospiti delle sue iniziative.
PERCHÉ FRATTINI HA RINNEGATO L'AMICO PROF?
C'è una domanda, infine, che si fanno da un anno gli investigatori della Fbi che stanno cercando di ricostruire genesi e protagonisti del presunto complotto ai danni di Donald Trump durante le elezioni presidenziali del 2016: che fine ha fatto Joseph Mifsud? Per il Bureau, in questo momento Mifsud è introvabile, e persino il suo avvocato Roh non esclude che sia morto.
Ma quando Mifsud per la Fbi era già introvabile in realtà continuava ad abitare nella casa di via Cimarosa 3, a Roma, di proprietà proprio della Link, da cui venne visto entrare e uscire varie volte anche dopo che era emerso il suo coinvolgimento nel Russiagate. L' università chiese conto a Mifsud, prima che sparisse nel nulla, dei suoi contatti con George Papadopoulos, l' ex consigliere di Trump?
E cosa sa dei rapporti internazionali di Mifsud l' ex ministro degli Esteri Franco Frattini, che ha quasi negato di conoscere il maltese ma che - come documenta una foto pubblicata ieri sul Foglio.it - lo ebbe al suo fianco in missioni in Qatar e a Mosca, dove si strinsero accordi importanti, e in numerose occasioni analoghe in Italia e in Inghilterra?