UNA CITTA' DIVERSAMENTE ABITABILE - ALLA STAZIONE TERMINI A ROMA GLI ASCENSORI SONO FERMI (DA TEMPO) E UN UOMO SULLA SEDIA A ROTELLE È STATO PORTATO IN BRACCIO DAI PASSEGGERI FINO AI CONVOGLI DELLA METROPOLITANA - MA GLI IMPIANTI SONO BLOCCATI IN QUARANTA STAZIONI - SALVINI: “A ROMA CHI USA I MEZZI DI TRASPORTO PUBBLICO VIENE UMILIATO CON DISSERVIZI QUOTIDIANI MA CHI HA UNA DISABILITÀ VIENE UMILIATO DUE VOLTE”

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Daniele Autieri per la Repubblica

 

DARIO DONGO DARIO DONGO

L' episodio di Dario Dongo, l' uomo sulla sedia a rotelle sollevato di peso e trasportato alla stazione Termini da un gruppo di concittadini generosi sulle scalinate della metropolitana di Roma, è l' istantanea di un ricco album di famiglia che colleziona disservizi, malfunzionamenti e guasti delle principali stazioni gestite da Atac, la municipalizzata del trasporto pubblico romano. A Termini, sono fermi quattro ascensori che portano ai convogli della metro. Ma la vergogna del primo hub ferroviario nazionale, definita ieri «inaccettabile » dalla ministra per le Disabilità, Erika Stefani, è una vergogna condivisa.

 

DARIO DONGO DARIO DONGO

Stando alle rilevazioni su "accessibilità e servizi" rilasciate dalla stessa Atac, sono almeno 40 le stazioni cittadine dove ascensori, scale mobili o montascale risultano guasti. In parte (50 impianti su 656) sono fermi per "la limitazione dei percorsi imposta dall' emergenza sanitaria", in parte per guasti e disservizi che toccano alcuni degli snodi più affollati della capitale.

 

A Roma «il mondo è fatto a scale », come ricordava il marchese del Grillo inginocchiato a lato della sedia gestatoria del Papa.

Niente scale mobili né ascensori.

 

DARIO DONGO DARIO DONGO

Oggi come allora. E infatti le fermate Castro Pretorio e Policlinico, lungo la linea B, sono chiuse da ottobre e da fine novembre per la sostituzione trentennale degli impianti, mentre da Manzoni a Flaminio, da Cipro a Valle Aurelia, da Rebibbia a Tiburtina, le stazioni sono aperte ma molti dei sistemi di movimentazione interna sono in panne. E lo sono nonostante nel marzo del 2019, ormai due anni fa, la sindaca Virginia Raggi avesse promesso un ribaltone nella gestione di scale mobili e ascensori, allora affidata a un consorzio di imprese che si era aggiudicato la manutenzione di 654 impianti grazie a un ribasso del 49,7%.

 

A distanza di oltre due anni non molto è cambiato. Nel maggio scorso Atac ha assegnato un nuovo appalto da 20 milioni di euro alla società Del Bo, ma neanche questo è bastato per spezzare la maledizione delle metro di Roma. Alla denuncia di Dario Dongo, Atac risponde spiegando che l' impianto era fermo per colpa delle infiltrazioni d' acqua, assicura che i tecnici sono al lavoro per il ripristino, e sottolinea che dal maggio del 2019 sono state eseguite 175 revisioni speciali e 81 revisioni generali.

 

raggi raggi

Nella città dei "flambus" (solo nel 2020 sono state 28 le interruzioni di servizio per lo scoppio di incendi sui mezzi dell' Atac), la storia si ripete. Nell' ottobre scorso sono stati i Verdi a depositare un esposto in procura per denunciare che le scale mobili erano ferme sempre nella stazione Termini, causa assembramenti e pericolo di contagio per il Covid.

Anche in quell' occasione Atac ha tentato di gettare acqua sul fuoco spiegando che, dopo gli interventi di manutenzione, erano in corso i collaudi e sarebbero presto arrivati i nullaosta.

 

Quattro mesi dopo gli ascensori sono ancora guasti e le promesse del Campidoglio e della sua municipalizzata vengono polverizzate dalla forza di una fotografia che ritrae un disabile portato a spalla, immortalando l' istante esatto in cui l' incompetenza dà origine all' ingiustizia.

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