COLD CASE ALL’ITALIANA! RIAPERTA DOPO 44 ANNI L'INCHIESTA SULLA MISTERIOSA MORTE DI JEANNETTE BISHOP, LA BARONESSA ROTSCHILD, E DELL'AMICA GABRIELLA GUERIN - IL RACCONTO DEGLI INVESTIGATORI DI 40 ANNI FA CHE HANNO TESI DIVERSE: PER UNO SI PERSERO NELLA NEVE, PER L’ALTRO FURONO UCCISE PER I TABLOID INGLESI E’ "IL GIALLO DEL SECOLO" - AD ALIMENTARE IL MISTERO, L’ASSASSINIO DELL’ANTIQUARIO SERGIO VACCARI, CHE SEMBRA CONOSCESSE LA BISHOP, UNA MORTE FORSE LEGATA A QUELLA DI ROBERTO CALVI – LA PISTA CHE LEGA LA SCOMPARSA DELLE DUE DONNE ALLA RAPINA MILIARDARIA ALLA SEDE ROMANA DI CHRISTIE’S…

-

Condividi questo articolo


Riccardo Bruno per il "Corriere della Sera" - Estratti

 

JEANETTE BISHOP 45 JEANETTE BISHOP 45

È una foto in bianco e nero scattata il 18 marzo 1983. L’allora capitano dei carabinieri Giacomo Battaglia e il collega Carlo Felice Corsetti camminano per le strade di Londra, cappotto e valigetta in mano. Poco più di un anno prima erano stati ritrovati a Sarnano i cadaveri di Jeannette Bishop, l’avvenente «baronessa Rothschild», e della sua assistente Gabriella Guerin.

 

Sei mesi prima l’antiquario Sergio Vaccari, che sembra conoscesse la Bishop, era stato assassinato con 15 pugnalate nella capitale inglese, una morte forse legata a quella di Roberto Calvi. I due ufficiali italiani sono arrivati fino a qui proprio per capire se c’è un legame tra i due casi. Il giallo della baronessa, il «mistero dei Monti Sibillini», riaperto dal giovane giudice istruttore Alessandro Iacoboni che ipotizza un duplice delitto, sembra a una svolta.

Evelyn de Rothschild Evelyn de Rothschild

 

Dopo quarant’anni siamo ancora allo stesso punto, mille sospetti e nessuna certezza. I due principali investigatori di allora, Battaglia e Corsetti, sono adesso due generali in pensione, vivono a Roma, sono amici, e la pensano uno all’opposto dell’altro. «Mi creda, nessuna pista strana. Quelle povere donne si sono perse nella neve» afferma sicuro Battaglia. «Mai creduto che siano morte per freddo» è categorico anche Corsetti. Ecco perché dopo quarant’anni è ancora un giallo, anzi il «giallo del secolo» come lo ribattezzarono i tabloid inglesi.

JEANETTE BISHOP 66 JEANETTE BISHOP 66

 

«I giornalisti britannici fecero per settimane la posta in caserma» ricorda Battaglia, che allora comandava la compagnia di Camerino, il primo a occuparsi del caso quando il 29 novembre 1980 le due donne scomparvero da Sarnano, dove la Bishop aveva comprato un casolare.

«Le cercammo con tutti i nostri uomini — continua —, arrivarono le unità cinofile da fuori, e un elicottero». Proprio dall’alto fu vista dopo venti giorni l’auto, un Peugeot nera: «Sepolta sotto due metri di neve, fu un anno di nevicate incredibili» aggiunge l’ex capitano. I corpi vengono trovati da due cacciatori 14 mesi dopo, il 27 gennaio del 1982.

 

il cold case baronessa jeanette bishop il cold case baronessa jeanette bishop

«Erano irriconoscibili, gli animali selvatici ne avevano fatto scempio — prosegue Battaglia —. Al polso della baronessa c’era uno di quei bracciali fissi di Cartier, dono del secondo marito». I cadaveri erano a una decina di chilometri di distanza da dove era stata ritrovata l’auto. «L’ipotesi è che avessero passato la notte in un rifugio abbandonato e la mattina dopo si fossero incamminate percorrendo un tratto in discesa» ipotizza Battaglia. «Ma perché prendere una direzione ignota invece di tornare indietro? — si domanda invece Corsetti —. E poi nell’auto abbiamo trovato una sciarpa, c’era freddo, perché l’hanno lasciata?».

Jeannette de Rothschild Jeannette de Rothschild

 

Corsetti si aggiunge all’inchiesta perché a Roma sta indagando sulla rapina miliardaria alla sede romana di Christie’s, avvenuta il giorno dopo la scomparsa delle donne. «Arrivarono due telegrammi anonimi: uno alla Christie’s e l’altro proprio alla Rothschild. In entrambi lo stesso indirizzo, via Tito Livio a Roma. Andammo a verificare senza trovare nulla. Da quel momento però i due casi vennero trattati insieme».

JEANETTE BISHOP E GABRIELLA GUERIN JEANETTE BISHOP E GABRIELLA GUERIN

 

Jeannette Bishop, ex fotomodella, aveva sposato il banchiere Evelyn de Rothschild nel 1966. Cinque anni dopo aveva divorziato, avviato un’attività nel campo dell’antiquariato e nel 1977 si era risposata. Aveva frequentazioni con personaggi importanti, molti di loro ascoltati durante l’inchiesta.

Giacomo Battaglia Carlo Felice Corsetti Giacomo Battaglia Carlo Felice Corsetti

 

Come il gioielliere Gianni Bulgari o lo scrittore Raymond Flower, un giramondo che aveva prestato la sua Peugeot alla baronessa. In caserma venne convocato anche l’industriale della sambuca Marcello Molinari, sequestrato dall’Anonima sarda e nascosto nel Maceratese proprio nel 1981, mentre tutti stanno cercando le due donne. «Lo liberammo con un blitz — ricorda Battaglia —. Verificammo la pista del sequestro anche per la Rothschild, ma non fu mai chiesto alcun riscatto».

 

Jeannette de Rothschild Jeannette de Rothschild

(…)

Dopo 44 anni i magistrati e i carabinieri di Macerata hanno adesso deciso di riaprire l’inchiesta. I generali in pensione Battaglia e Corsetti sono curiosi di capire chi ha avuto la giusta intuizione. Incidente o duplice omicidio? Siamo ancora a questo punto. Se non è questo il «giallo del secolo».

Jeannette de Rothschild con Stephen May Jeannette de Rothschild con Stephen May giallo rothschild giallo rothschild

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?

DAGOREPORT - EIA EIA TRALLALÀ! - COME UN SABATO SERA DI PIPPO BAUDO, LA QUADRIENNALE 2025/2026 SARÀ “FANTASTICA”, MA OVVIAMENTE ANCHE UN PO’ “FASCISTA” - NEL PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI DI ROMA, A CURA DI LUCA BEATRICE, VERRANNO ESPOSTE, INSIEME A QUELLE DI 50 GIOVANI ARTISTI, ANCHE LE OPERE PRESENTATE ALLA QUADRIENNALE DEL 1935, CHE FU INAUGURATA DAL DUCE (VIDEO) – ALESSANDRA MAMMÌ SU FB CHIOSA: “IN CONFERENZA STAMPA, QUEL CHE MI HA PIÙ STUPITO È CHE SE QUESTA DESTRA DEVE RIPROPORCI UNA "SUA" CULTURA È COSTRETTA A TORNARE AL 1935... MA NEL FRATTEMPO NON POTEVA FARSI VENIRE QUALCHE IDEA?’’ – VIDEO